Assegnate le biciclette all'università di Foggia: il messaggio dell'Assessore alla mobilità Minervini
"Oggi abbiamo 143 nuovi alleati nella sfida per la sostenibilità nelle scelte di mobilità che abbiamo lanciato in Puglia. Sono gli studenti universitari foggiani che hanno adottato le biciclette assegnate con il programma Cicloattivi". Così l'assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini
17 April, 2012
"Oggi abbiamo 143 nuovi alleati nella sfida per la sostenibilità nelle scelte di mobilità che abbiamo lanciato in Puglia. Sono gli studenti universitari foggiani che hanno adottato le biciclette assegnate con il programma Cicloattivi". L'assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini, che non ha potuto prender parte alla cerimonia, manda così il suo messaggio per la consegna delle biciclette avvenuta presso l'atrio di Palazzo Ateneo a Foggia.
Una piccola quota di esse sarà affidata anche ai dipendenti dell'università per andare al lavoro.
"Ciascuno di noi - ha spiegato Minervini - con il proprio comportamento, con la scelta della bicicletta, dice che vuole dare il proprio contributo attivo per costruire un mondo sostenibile. Per questo abbiamo chiesto la disponibilità a mettersi in gioco agli studenti, invitandoli a soddisfare diversamente il proprio bisogno di mobilità che, come dicono le statistiche, si esaurisce gran parte in un raggio di 5km".
Le biciclette, donate dalla Regione alle Università, sono tutte pieghevoli per favorire il trasporto intermodale, non solo in treno ma anche sui bus interurbani e urbani, e sono dotate di una matricola di riconoscimento. Sono state affidate agli studenti in comodato gratuito per un anno e sono provviste di una copertura assicurativa. I criteri di assegnazione sono stati condivisi con il Consiglio studentesco che ha dato priorità al merito e alle condizioni economiche dei ragazzi.
"Abbiamo bisogno - ha concluso Minervini - di persone innamorate del futuro per capire che ci sono molte cose del modo in cui viviamo oggi che dobbiamo rivedere profondamente".