Veneto: scarti d'uva per alimentare i vecchi autobus Euro2
Presentati i risultati della sperimentazione del bioetanolo per alimentare 80 vecchi mezzi dell'Actv: emissioni di particolato ridotte del 60%, monossido di carbonio del 40%, CO2 e consumi del 10%. Renato Chisso, Regione Veneto: "Un intervento efficace per contrastare l’inquinamento in attesa che le aziende rinnovino le flotte"
24 April, 2012
La sperimentazione del bioetanolo sui vecchi motori diesel della flotta Actv, l'azienda veneziana di trasporto pubblico, dà i suoi frutti e raggiunge un risultato significativo: PM10 abbattuti del 60% e CO2 diminuite del 10%. Questi i numeri più rilevanti di Clean Venice, il progetto della Regione Veneto sull’impiego dell’additivo per gasolio Magigas D7 negli autobus Actv. Il progetto è stato coordinato da Envicon, società veneziana di consulenza ambientale e partner commerciale di Magigas, azienda toscana che ha ideato e fornito “Magigas D7”, additivo a base di bioetanolo che nasce dagli scarti delle attività di viticoltura, trasformando rifiuti organici in carburante.
Dopo una fase iniziale sulla flotta degli autobus Actv operativi al Lido di Venezia, l’ultima fase della sperimentazione è stata avviata su mezzi pubblici in circolo a Mestre nel periodo giugno–agosto 2011. Le rilevazioni sono state elaborate dal Joint Research Centre (Centro ricerca della Commissione Europea) di Ispra per la parte scientifica e di validazione. Sui motori Euro2 degli autobus dove il carburante è stato addizionato con il D7, l’emissione di particolato si è ridotta del 60%, il monossido di carbonio del 40%, mentre l’emissione di CO2 ed i consumi, direttamente collegati fra di loro, sono entrambi calati del 10%. Risultati che ricondotti all’intero biennio di sperimentazione fanno emergere valori ancora più importanti: su 80 autobus Actv che hanno percorso complessivamente 2 milioni di chilometri tra Lido di Venezia e Mestre, sono state immesse nell’atmosfera, grazie all’applicazione di Magigas, 200 tonnellate in meno di CO2 e 326 kg in meno di PM10.
Soddisfatto per l’esito della sperimentazione l’Assessore alla Mobilità ed alle Infrastrutture della Regione Veneto Renato Chisso, convinto fin dalla prima ora della bontà dell’operazione e che ha finanziato con 200 mila euro: “Sebbene l’osservatorio sulla mobilità sostenibile collochi Venezia tra le città più eco-mobili d’Italia, non bisogna abbassare la guardia anche perché il parco dei mezzi pubblici inizia a mostrare segni di invecchiamento. Il test dimostra come il Magigas possa risultare un efficace intervento per contrastare l’inquinamento delle nostre città, in attesa che le aziende di trasporto pubblico rinnovino le flotte, dove purtroppo ancora è alta la percentuale di motori di vecchia generazione responsabili di una scarsa efficienza non solo in termini ambientali ma anche nei consumi”.
Soddisfatto dell’esito del progetto anche Marcello Panettoni, Presidente sia di Actv che di ASSTRA, l’associazione delle aziende di trasporto pubblico: “Actv ha sempre prestato la massima attenzione all’impatto sull’ambiente dei propri mezzi; lo dimostra l’impegno profuso nella sperimentazione sia in termini di tempo che di risorse. In un periodo come quello attuale, dove sia l’aspetto economico che quello ambientale meritano sempre maggiore attenzione, è sicuramente una interessante opportunità”.