Smog di Londra, le accuse a Boris Johnson: la colla anti smog serve solo a truccare i monitoraggi?
A meno di dieci giorni dalle elezioni, trentaquattro parlamentari laburisti accusano l’attuale sindaco Boris Johnson di aver uilizzato le colle anti smog (Calcio-Magnesio-Acetato) in corrispondenza delle centraline per falsare i dati registrati, senza migliorare realmente la qualità dell’aria: “E’ come mettere la maschera antigas al canarino da miniera"
24 April, 2012
A meno di dieci giorni dalle elezioni, trentaquattro parlamentari laburisti accusano l’attuale sindaco Boris Johnson di star facendo il diavolo a quattro pur di nascondere le reali condizioni dell’aria di Londra. Avevamo già parlato dei pollution suppressants, le “colle” speciali CMA (calcio-magnesio-acetato) utilizzate sulle strade londinesi per abbattere le polveri, che sostanzialmente dovrebbero restare “appiccicate” a terra invece che flutture per aria e nei polmoni dei londinesi. (Leggi qui).
Sull’efficacia della sperimentazione erano stati avanzati parecchi dubbi, soprattutto dal Green Party, che avrebbe voluto politiche più incisive contro lo smog della City, ma ora le colle anti smog tornano al centro del dibattito per la ragione opposta: utilizzarle proprio a due passi dalle stazioni di rilevamento significa falsare i dati sulla qualità dell’aria, accusano i laburisti.
“E’ come mettere la maschera per l’ossigeno al famoso canarino da miniera” ha dichiarato Barry Gardiner, uno dei parlamentari che hanno firmato la lettera d’accusa, in cui si richiede al Ministro dell’Ambiente Caroline Spelman di indagare sulla questione. (NdR: i canarini venvano usati nelle miniere come “allarme anti gas”: le fughe di gas tossici uccidevano il canarino prima ancora di arrivare al naso degli umani, che così potevano scappare fuori senza fare la stessa fine del pennuto…).
Ma se ci si lamenta perché i dati registrati dalle centraline sarebbero falsati dall’uso del CMA, significa che la supercolla ha funzionato? Le sperimentazioni condotte da Transport for London parlano di una riduzione delle micro polveri del 14% nelle aree testate, Marylebone Road e Upper Thames Street. Secondo i detrattori di Johnson però, il risultato sarebbe artificiale, e preparato ad hoc per “fregare” i monitoraggi. Allontanandosi un po’ dalle centraline la qualità dell’aria sarebbe la stessa di sempre.
“Questa è una frode della salute pubblica intollerabile – dichiarano gli attivisti di Clean Air for London (CAL), che pur non sostenendo apertamente il Labour Party alle elezioni (consigliano anzi altri candidati) appoggiano la lettera di denuncia al Sindaco Johnson – Grazie al passaggio dei camion che spargono gli abbattitori di polveri, anche tre per notte, cinque giorni alla settimana, i limiti registrati dalle centraline segnano ogni giorno valori almeno il 10% più bassi di quelli reali, in molti casi facendo la differenza fra un giorno di sforamento e uno nei limiti”.
“E’ una quesione dannatamente seria: le chiamiamo polveri, ma la gente associa la parola alla polvere che abbiamo in casa. Queste sono sostanze tossiche, potenzialmente cancerogene, e chiamarle con un nome così fuorviante fa parte della strategia di copertura di un problema estremamente grave” conclude Simon Birkett, il promotore di CAL.
Recentemente, uno studio inglese ha imputato all’inquinamento atmosferico oltre 4.000 morti premature soltanto nel 2008 nella City. I firmatari della lettera di denuncia chiedono a Johnson di prendere atto della situazione e fare qualcosa di più serio per migliorare la qualità dell’aria. Oppure di togliersi di mezzo, visto che le elezioni cascano a fagiolo.
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