Elezioni del sindaco di Londra: le politiche ambientali nei programmi di Johnson e Livingstone
L’attuale primo cittadino Boris Johnson e il precedente sindaco Ken Livingstone sono i due candidati principali che il 3 maggio si contenderanno la poltrona di Mayor della capitale britannica. Verde pubblico uno degli obiettivi di Johnson, riduzione delle emissioni di Co2 e bollette meno care per Livingstone. Entrambi promettono di incrementare il trasporto pubblico
26 April, 2012
Il 3 maggio i londinesi andranno al voto per eleggere il loro nuovo sindaco. Un appuntamento politico che anticiperà una delle estati più vivaci della storia recente della capitale britannica, tra il Giubileo di Diamante (i 60 anni di regno della regina Elisabetta) in programma nel weekend del 2 giugno e l’appuntamento dei Giochi Olimpici a cavallo tra luglio e agosto. La campagna elettorale vede confrontarsi come favoriti l’attuale primo cittadino Boris Johnson e il precedente sindaco Ken Livingstone. Leggendo i loro programmi abbiamo cercato di capire quali siano gli impegni che promettono di assumersi con i cittadini in tema di politica ambientale.
Il programma dell’attuale sindaco Boris Johnson è articolato in nove punti essenziali e le tematiche ambientali vi trovano discreto spazio. Uno degli obiettivi fondamentali è l’allargamento delle aree verdi. Johnson promette di migliorare da subito i 300 ettari di spazi verdi presenti a Londra e di piantare 20.000 alberi lungo le strade. L’obiettivo più a lungo termine è di aumentare la copertura arborea della capitale britannica dal 20% al 25% entro il 2025, con 400.000 nuovi alberi piantati nel corso dei prossimi quattro anni. L’attuale sindaco si dice deciso anche nel contrastare il “garden grabbing”, cioè la costruzione di nuove case in aree verdi situate in zone urbane o suburbane, che oltre ad aumentare la densità di popolazione danneggiano il territorio.
Capitolo olimpiadi. In questo caso le politiche ambientali riguardano soprattutto le infrastrutture che la manifestazione lascerà in eredità alla città. Secondo il programma del sindaco uscente il villaggio olimpico che ospita gli atleti verrà convertito in 11.000 nuove abitazioni, il 40% delle quali diverranno case famiglia. Un provvedimento sicuramente importante ma non si sa quanto utile, se si pensa che a Londra ci sono più di 70.000 abitazioni non abitate.
Uno dei pilastri della campagna del candidato tory è il tema dei trasporti pubblici. Johnson propone la costruzione di nuove infrastrutture, come il servizio ferroviario orbitale che colleghi le periferie della città al centro, la nuova Crossrail e il miglioramento della rete metropolitana con gli aggiornamenti del Distretto, le linee Circle, Hammersmith & City e Metropolitan e la stazione di Victoria entro il 2018. Da ciclista urbano, Johnson riserva un’attenzione particolare alla ciclabilità, promettendo l’espansione del noleggio biciclette Barclays Cycle Hire, attraverso la costruzione di quattro nuovi percorsi entro il 2015 finanziati da privati. Stride a questo proposito l’intenzione di voler eliminare la tassa da 25 sterline sui Suv. Ultimo, ma di certo non meno importante, il mantenimento della Congestion Charge instaurata dal suo predecessore, anche se viene confermato il proposito di rimuoverla dalla zona occidentale della città. Il candidato Tory promette tuttavia di investire tutti i ricavi ottenuti da questa tassa nel miglioramento delle infrastrutture di trasporto della capitale.
Passiamo al programma del laburista Ken Livingstone. “Red Ken”, soprannome affibiatogli nel corso della sua carriera politica, concorrerà alla carica di sindaco per la quarta volta consecutiva dopo aver vinto nel 2000, essersi riconfermato nel 2004 e aver infine perso contro Boris Johnson nel 2008. A differenza della campagna per le elezioni del maggio 2008, quando annunciava di voler fare di Londra la capitale più ecologica del mondo , nell’attuale campagna elettorale l’attenzione riservata da Livingstone all’ambiente è minima. Che per Red Ken siano cambiate le priorità è ancora più evidente se si pensa alle politiche per l’ambiente attuate durante i suoi precedenti mandati, come la Congestion charge introdotta nel 2003, la tassa sui suv, le restrizioni alla Low emission zone, solo per citarne le più importanti.
Nella campagna per le elezioni del 2012 i pochi temi ambientali presenti sono sempre subordinati alle esigenze economiche, come nel caso dell’energia. Livingstone promette un risparmio medio per famiglia di 150 sterline l’anno sulle bollette riguardanti gas e luce, grazie all’isolamento termico delle abitazioni; una pratica che dovrà diventare una priorità soprattutto per pensionati e persone anziane, che come si legge nel programma rappresentano la categoria sociale che “lotta maggiormente con le bollette dell’energia”, per via delle ristrettezze economiche. Il passo successivo riguarda la creazione di una co-operative capace di vendere energia a prezzi minori rispetto a quelli del mercato, gonfiati dalla eccessiva concorrenza. Solo in subordine alla diminuzione delle bollette energetiche si parla di un impegno per la riduzione delle emissioni di Co2. Stesso discorso per il trasporto pubblico, argomento su cui si è concentrata la maggior parte della campagna Ken4London. Livingstone propone un abbassamento di 7 punti percentuali sulle tariffe della metropolitana e di 11 su quelle riguardanti i famosi bus a due piani. Tagli che - assicura il candidato labour- non andranno a influire sul budget della società che gestisce i trasporti pubblici, la Tfl, che grazie a un tesoretto di 725 milioni di sterline non abbandonerà il continuo sviluppo delle nuove linee metropolitane.