Giornata della Bicicletta dimenticata. FIAB: "Il Ministro Clini ci ha dato ragione"
Il presidente FIAB Antonio Dalla Venezia: "Di fatto il Ministro Clini conferma quanto affermato dalla FIAB: la Giornata nazionale della Bicicletta del Ministero si farà in un altro giorno dell'anno, ma è ancora da decidere quando. Risulta pertanto cancellata con un colpo di spugna l'iniziativa voluta dal precedente Ministro dell'Ambiente
08 May, 2012
Il presidente FIAB, Antonio Dalla Venezia dichiara: «Apprendiamo del tardivo intervento del Ministro dell'Ambiente che riporta come “Totalmente false e destituite di ogni fondamento le voci di cancellazione del Biciday” e che aggiunge “sceglieremo anche una data infrasettimanale, non festiva, per il suo svolgimento: l'uso quotidiano della bici contribuirà a ridurre l'inquinamento e a rendere più vivibile l'ambiente urbano”.
«Di fatto - prosegue Dalla Venezia - il Ministro Clini conferma quanto affermato dalla FIAB: la Giornata nazionale della Bicicletta del Ministero non sarà domenica prossima, seconda domenica di maggio. Si farà in un altro giorno dell'anno, ma è ancora da decidere quando. Risulta pertanto cancellata con un colpo di spugna l'iniziativa voluta dal precedente Ministro dell'Ambiente. Ecco perché il prossimo 13 maggio sarà Giornata nazionale della bici promossa dalla FIAB».
Giornata nazionale della bicicletta 2012: il mistero dell'edizione fantasma
La dichiarazione del Ministro Clini giunge oggi a seguito del comunicato stampa FIAB dello scorso sabato 5 maggio 2012, nel quale si chiedeva al Ministro dell’Ambiente cosa avesse fatto per organizzare quest’anno l’iniziativa e, soprattutto, quali politiche a favore della mobilità ciclistica il Ministro ed il Governo intendevano attuare.
Da dove nasceva la domanda posta, anche per e-mail, al Ministro e alla sua segreteria, e ancora oggi senza risposta?
La FIAB aveva già da mesi programmato per la seconda domenica di maggio la propria Giornata nazionale “Bimbimbici”, dedicata al diritto dei bambini di pedalare sicuri su percorsi di quartiere e verso le scuole e i giardini pubblici, organizzata in 250 città. Tutti erano convinti nella FIAB che l’iniziativa si svolgesse nella Giornata nazionale promossa nei due anni precedenti dal Ministro dell’Ambiente.
«Bimbimbici - continua Dalla Venezia - avrebbe contribuito, come già successo in precedenza, a riempire di contenuti l'evento nazionale. Ma il silenzio del Ministero dell’Ambiente fino a stamattina ha fatto molto rumore. La mancanza di ogni comunicazione a tal riguardo ha fatto pensare che la giornata, più che intenzionalmente cancellata, fosse stata del tutto dimenticata».
A conferma di ciò stanno, oltre alla mancanza totale a tutt’oggi di pubblicità ed ufficialità dell’evento (al punto che le stesse Amministrazioni locali non hanno ricevuto alcun invito ad aderire e svolgere iniziative), anche e proprio il modo in cui il Ministero risponde nel proprio sito.
Il logo che commenta il citato comunicato di smentita è ancora quello della giornata del 8 maggio 2011, mentre il sito www.giornatadellabicicletta.minambiente.it riporta l'evento dell'anno scorso (questo, per la precisione, alle ore 17 del 7/5/2012). D’altro canto, un evento nazionale del genere si organizza per tempo, non una manciata di giorni prima.
La FIAB, tuttavia, ha già avuto modo di ribadire che la vera priorità è data dalla necessità di specifiche politiche per la mobilità ciclistica e la sicurezza degli utenti non motorizzati della strada. Politiche governative già importanti ed incisive in atto da anni in molti Paesi europei, ma da sempre ignorate in Italia, dove la bici è stata considerata, nel migliore dei casi, un accessorio e certo mai una risorsa della mobilità.
Ben venga quindi il Biciday in giorno feriale e la partecipazione del ministro agli “Stati Generali della Bicicletta” che si terranno a Reggio Emilia. Ma da un Governo tecnico impegnato per risanare l’economia del nostro Paese, anche in materia di mobilità ciclistica, non ci si aspettano solo vaghe enunciazioni di principio.
La risposta ufficiale odierna del Ministero attraverso il suo sito è stata che «Le politiche e gli interventi del Ministero dell'ambiente promuovono, anche attraverso la destinazione di importanti risorse, la creazione di piste ciclabili in tutta Italia, l’attivazione di servizi di bike sharing e l’adozione di piani di mobilità locale che privilegiano l’uso delle biciclette».
Sono ancora, purtroppo, le solite buone intenzioni. La legge n. 366/98 sulla mobilità ciclistica è senza fondi dal 2002. Mancano impegni precisi, concreti, specifici, credibili.
«Il Governo - conclude il presidente della FIAB - deve dire chiaramente COSA vuole fare e COME, per raggiungere QUALI obiettivi, QUANTO intende destinare, e QUANDO. Dimostrando di avere una visione sul ruolo della ciclabilità nella mobilità quotidiana, a partire da un Bike Master Plan nazionale, richiesto per anni dalla FIAB insieme ad una Direzione Generale Mobilità Ciclistica. Ed è necessario che si apra ad un confronto a viso aperto su proposte concrete. Prendendo esempio dai molti modelli virtuosi che esistono in tutti i Paesi europei».