Darsena di Milano: è bandiera bianca sull’oasi? La parola a WWF e LIPU
L’oasi selvatica nel centro di Milano non era prevista: e in effetti non la prevedono nemmeno i piani per l’Expo presentati dal Comune, tanto che il rischio demolizione è parso molto concreto. Ma WWF e LIPU di Milano non ci stanno..
09 May, 2012
Darsena di Milano - Sembra un’araba fenice questa oasi: negli ultimi anni è riuscita a sopravvivere alle secche, all’inverno gelido di quest’anno, al rischio colata di cemento che l’avrebbe trasformata in un parcheggio e alla prospettiva di diventare una pista da jogging: non male. Ora resta un ultimo ostacolo, e non sarà facile da abbattere: l’Expo. Nei piani presentati ad aprile dai progettisti che cureranno la riqualificazione dell’area non sembra esserci spazio per un’oasi: la Darsena dovrebbe (ma ancora non è certo) tornare ad essere navigabile e la vegetazione spontanea che in questi anni è diventata la casa di decine di uccelli diversi verrebbe rimossa. Operazione contro il degrado, secondo alcuni, degrado l’operazione stessa secondo altri. Ma per l’oasi faunistica il destino è proprio segnato? Lo abbiamo chiesto alle associazioni ambientaliste che a vario titolo hanno seguito la faccenda. Hanno risposto per noi Thomas Giglio di LIPU e Paola Brambilla del WWF Lombardia, e stiamo aspettando la risposta di Darsena Pioniera, che speriamo di potervi proporre a breve. Due visioni molto diverse, che però partono da un’idea comune: distruggere l’oasi è un crimine.
Thomas Giglio (LIPU)
“Come LIPU, il nostro commento sul piano di riqualificazione proposto dal Comune di Milano per l’area è assolutamente negativo. Siamo alle solite: gli spazi naturali vengono vissuti come se fossero spazi vuoti, da riempire e da ricostruire. L’uomo sa sempre cosa fare, la natura no. Inutile dire che non è così, e il lavoro meraviglioso fatto dalla Natura in questi anni parla da solo. Gli animali abbandoneranno l’area, perché in quell’ecosistema si sono create delle condizioni molto particolari, che non si trovano facilmente nel centro di una città, soprattutto il canneto, che ora è la casa di specie che magari la maggior parte delle persone neanche conosce ma che sono molto rare negli ecosistemi uirbani, e questo è un gran valore: il corriere piccolo, la cannaiola, il forapaglie. E’ veramente un peccato, ci perderemo noi: perché per fortuna almeno gli uccelli hanno le ali e riescono ad andarsene”.
Paola Brambilla (Presidente di WWF Lombardia)
“Forse alla fine il fatto che nessuno si sia occupato del destino della Darsena in questi anni per l’oasi è stato un bene, perché le ha permesso di proliferare, seppur fra molte difficoltà. La buona notizia di oggi è che l’approvazione del PGT del Comune dovrebbe garantire il divieto di infrastrutturare pesantemente l’area, e questo non è poco: il nostro timore era che l’intervento di riqualificazione per l’Expo finisse per concretizzarsi inq ualche costruzione in vetro e acciaio completamente fuori luogo nel cuore dei Navigli, che invece vanno tutelati sia sul piano archeologico che ambientale. Anni fa come WWF assieme ad Italia Nostra e il FAI proponemmo un progetto di salvaguardia dell’area ed è proprio su questo che intendiamo lavorare ora. I fondi per le compensazioni ambientali ci sono, e per salvare l’oasi ci vuole davvero poco: basterebbe lasciarla così com’è, curandola e pulendola. Le secche? Una soluzione potrebbe essere quella di creare delle canaline laterali lungo le vie d’acqua dei Navigli, per far sì che quando gli interventi di manutenzione richiedono le secche artificiali all’ittiofauna resti comunque uno spazio d’emergenza a cui adattarsi provvisoriamente. Noi ci proveremo. Non è affatto detto che sia arrivatra la fine dell’oasi, anzi!”
Insomma, sull’oasi della Darsena per ora, ancora nessuna pietra sopra.
Leggi anche:
Darsena: rischio demolizione per l'oasi. Nel progetto la vegetazione spontanea sparisce, ma il dibattito continua
Darsena di Milano: per sempre l'oasi che non c'è? La parola al WWF
Dove vanno le anatre quando gela? La Darsena di Milano nel ghiaccio
E alla Darsena tanti auguri...