Fiori-TO apre lo Smart City Festival
Agricoltura sostenibile e verde urbano per rendere più smart la città. La nuova manifestazione della Città di Torino apre lo Smart City Festival. Appuntamento in via Carlo Alberto presso il “Giardino d’Inverno” di piazzale Valdo Fusi dal 24 al 27 maggio
22 May, 2012
Fiori-TO è il nome della nuova manifestazione nazionale, dedicata all’agricoltura e al verde urbano, che l’Assessorato all’Ambiente della Città di Torino e la Fondazione Torino Smart City hanno progettato per completare il quadro delle iniziative di promozione di una città più intelligente, sostenibile e inclusiva, previsto dal palinsesto dello Smart City Festival “Città Visibili”, in programma dal 23 maggio al 5 giugno 2012, Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Fiori-TO, da giovedì 24 a domenica 27 maggio, non sarà solo un’esibizione cittadina di fiori e piante, ma si propone come una vera e propria “fioritura culturale” della città, per riflettere sulla sostenibilità ambientale e la vivibilità dello spazio urbano, attraverso tre diversi strumenti: l’approfondimento informativo, la mostra-mercato e il momento didattico-formativo. La manifestazione, che si svolgerà nel centro di Torino, tra Piazzale Valdo Fusi e il tratto pedonale di via Carlo Alberto, conterrà infatti tre eventi complementari: il 2° Workshop Nazionale IMAGE – Incontri sul Management della Green Economy (24-25 maggio), la rassegna di orticoltura e florovivaismo Flor ’12 (25-27 maggio) e il convegno “Agricoltura Urbana” (25 maggio), che darà vita anche ai laboratori pratici “Orti e frutteti in città” (26-27 maggio).
Organizzata dal web magazine Greenews.info, in collaborazione con l’Associazione Greencommerce, Federbio e Slow Food, la seconda edizione del Workshop IMAGE sarà focalizzata, quest’anno, sul tema “Verso la nuova PAC: agricoltura e sistema alimentare”. La riforma in corso della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea (che prevede incentivi al cosiddetto “greening”) sarà lo spunto per offrire, agli operatori dei diversi settori della green economy, un momento pragmatico di reciproca conoscenza e di confronto su questioni come l’integrazione del reddito agricolo grazie alle fonti rinnovabili, l’agricoltura biologica e biodinamica, la sicurezza alimentare e i biocarburanti di seconda generazione, l’agriturismo e il turismo en plein air, le biomasse e la gestione del patrimonio boschivo come risorsa, la “chimica verde”. Le due giornate di workshop, divise in quattro tavole rotonde (Agricoltura; Rinnovabili; Sistema Alimentare; Prospettive Future) presso il “Giardino d’Inverno” (ex Casa Canada) di Piazzale Valdo Fusi, saranno letteralmente “a porte aperte”, per consentire a un pubblico di professionisti, cittadini e studenti interessati ai temi ambientali di comprendere le opportunità e i limiti di una visione più sostenibile dell’agricoltura e della distribuzione alimentare che, diversamente da quanto si potrebbe pensare, toccano la quotidianità di ciascuno, tanto in campagna quanto in città.
Proprio la città e l’area metropolitana sono infatti il luogo entro il quale può realizzarsi, con successo, la cosiddetta ”Agricoltura Urbana”, di cui parlerà il convegno organizzato dal Dipartimento Colture Arboree dell’Università di Torino. Gli orti e i frutteti, come anche i giardini verticali e i “roof garden” tendono oggi a riconquistare frazioni dello spazio urbano che vengono sottratte, in questo modo, al cemento per ospitare un verde vivo e salutare, che assume una funzione sociale e anche alimentare, come insegnano le più avanzate tendenze dell’edible landscaping, la disciplina che consente di far convergere l’aspetto estetico e gastronomico di piante ed erbe. I laboratori pratici del sabato e della domenica, curati dagli esperti della Facoltà di Agraria, offriranno la possibilità, agli appassionati con il “pollice verde”, di apprendere, in concreto, le conoscenze e le tecniche necessarie alla corretta gestione di queste oasi cittadine.
Ma anche l’occhio vuole la sua parte e l’intero tragitto che collega il tratto pedonale della centralissima Via Carlo Alberto con Via Giolitti e Piazzale Valdo Fusi sarà perciò invaso, per tre giorni, dal 25 al 27 maggio, da Flor ’12, la rassegna che vedrà 100 tra i principali vivaisti piemontesi e italiani esporre piante, fiori e rarità da collezione, oltre a novità per il giardinaggio e materiali per orti e frutteti biologici a minor impatto ambientale. Flor’12 a fianco della mostra-mercato, ospiterà anche la partecipazione e gli interventi di architetti e paesaggisti, per costruire un prezioso momento di riflessione sulla sostenibilità del verde urbano, ad oggi piuttosto unico nel panorama italiano. Per l’occasione saranno eccezionalmente allestiti e aperti al pubblico il Giardino storico della sede della Provincia di Torino, che ospiterà una mostra di collezioni botaniche, e il cortile della sede aulica della Camera di Commercio.
L’intera manifestazione sarà progettata per generare il minor impatto ambientale possibile, attraverso un’attenta pianificazione delle forniture, della mobilità e dell’accoglienza, che verranno compensate, nella parte residua, attraverso la messa a dimora di nuove piante sul territorio comunale, in collaborazione con il progetto “Regala un Albero alla tua Città”, curato dal dipartimento Verde Pubblico del Comune di Torino. Fiori-TO vedrà infine l’applicazione in concreto, anche per il proprio finanziamento, di quelle nuove “regole d’ingaggio” tra pubblico e privato di cui la Fondazione Torino Smart City si è fatta promotrice per stimolare la necessaria collaborazione tra imprese ed enti pubblici sui temi della sostenibilità.
Realizzata grazie al contributo della Fondazione e della Camera di Commercio di Torino, la manifestazione vede infatti la partecipazione, come sponsor, di numerose aziende della green economy, tra cui EDF Enr Solare, joint venture italiana del Gruppo EDF attiva anche nella progettazione di serre e installazioni fotovoltaiche per l’agricoltura e il florovivasimo e Sebigas, operatore del biogas del Gruppo Industriale Maccaferri, che testimoniano la stretta sinergia che è possibile costituire, in un’ottica smart, tra il settore agricolo e quello delle energie da fonte rinnovabile.