Corcolle, prime crepe: Monti dà l'ok a Pecoraro, ma i ministri Clini e Ornaghi sono contrari. Perplesso anche Alemanno
Frattura nel governo dopo il disco verde di Palazzo Chigi al prefetto Pecoraro: i titolari dei dicasteri dell'Ambiente e dei Beni Culturali confermano il no. Anche il sindaco capitolino ha espresso la sua contrarietà. Ora si attende la relazione tecnica
23 May, 2012
La presidenza del Consiglio dei ministri ha comunicato tramite una nota del sottosegretario di Stato Antonio Catricalà, la piena fiducia al Prefetto Pecoraro. "Il presidente del Consiglio Mario Monti - si legge - ha confermato la propria fiducia al Commissario delegato Pecoraro per il superamento dell'emergenza ambientale nella provincia di Roma e gli ha richiesto di portare avanti nell'esercizio pieno dei suoi poteri il mandato conferitogli dal precedente esecutivo". La missiva continua così: "Il presidente del Consiglio Mario Monti ha espresso il proprio convincimento che il Commissario saprà salvaguardare con le opportune opere le falde acquifere ed evitare altre forme di inquinamento dell'ambiente, assicurandosi che nella discarica venga depositato solo materiale già trattato". Dunque sì a Corcolle, il sito cioè scelto dal prefetto Pecoraro per sostituire la discarica di Roma Malagrotta che entro giugno dovrà essere chiusa definitivamente, dopo varie proroghe. Ma con precisi distinguo: no a rifiuti inquinanti nell'area, visto che Corcolle sorge a poca distanza dall'area archeologica di Villa Adriana.
"Rimango contrarissimo. Come ho già ribadito più volte sia in sede di consiglio dei ministri sia in sede pubblica, i vincoli paesaggistici e archeologici che insistono su quell'area non sono derogabili per nessun motivo. Non possiamo permetterci un'ondata di legittime critiche internazionali. Per il bene del Paese, Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati". Queste le parole del ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, dopo aver letto la missiva di Catricalà. E allo stesso Ornaghi è arrivata un'altra lettera, di un funzionario del Mibac, che ha deciso di togliere il disturbo qualora si prosegua su Corcolle. "Esistono per ciascuno di noi dei limiti di tolleranza civica e personale. Le ultime notizie giuntemi sulla discarica prevista a Corcolle, straordinariamente gravi per la prossimità a Villa Adriana e alle quali non arrivo a credere, rappresentano la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso". È un passo della lettera con la quale l'ex presidente del consiglio superiore dei beni culturali Andrea Carandini ritira la sua disponibilità a svolgere un nuovo mandato.
Il ministro dell'Ambiente Clini ha ribadito ancora la sua contrarietà: "Avrei scelto altre aree, bisogna fare attenzione". E anche il sindaco di Roma Alemanno è per il no. "Per quanto riguarda Corcolle il prefetto deve dirci, con una sua decisione, se è la scelta definitiva. Mi auguro che lo faccia dopo un ultimo confronto con me, Ornaghi e Clini, che sono le autorità che hanno espresso forti perplessità e contrarietà all'ipotesi di Corcolle. Comunque Monti ha fatto bene a rinnovargli la fiducia". Adesso si aspetta la nota tecnica del prefetto.