Firenze: al via la nona edizione di Terra Futura
Terra Futura, mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità. Apre venerdì 25 maggio la nona edizione della rassegna: le storie, i progetti e le esperienze di un mondo diverso possibile. Lavoro e riconversione ecologica il filo rosso della tre giorni fiorentina
24 May, 2012
Una biopizzeria itinerante che gira per le piazze utilizzando un forno su ruote alimentato a pellet e insieme educa al biologico e all’equo e solidale, distributori automatici di bevande e snack biologici e del commercio equo, un deumidificatore da parete che funziona senza energia elettrica, un detersivo ottenuto da oli post consumo raccolti e riciclati, un barbecue ad energia solare, una nuovissima auto elettrica a 5 posti che raggiunge la velocità 145 km/h senza produrre emissioni né rumori,…: sono solo alcune delle curiosità in rassegna a Terra Futura, mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, da venerdì 25 fino a domenica 27 maggio 2012 a Firenze, alla Fortezza da Basso. L’evento è promosso da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente.
Dodici le sezioni dell’area espositiva, con circa 600 aree e oltre 5000 realtà rappresentate, per una rassegna che traccia un ampio e significativo panorama di prodotti e progetti, realtà ed esperienze all’insegna della sostenibilità, per dire che esistono già modelli di produzione, di consumo, di gestione dei beni comuni e di governo dei territori che, oltre a concorrere a un futuro sostenibile e migliorare la qualità della vita, contribuiscono a rilanciare l’economia del nostro Paese su basi diverse. Si spazia dalla tutela dell’ambiente alle energie alternative, dalla cooperazione alla finanza etica, dall’agricoltura biologica al commercio equo; e ancora, progetti e iniziative di turismo responsabile, edilizia sostenibile, mobilità intelligente, consumo critico, welfare, impegno per la pace, solidarietà sociale, cittadinanza attiva e partecipazione... In esposizione anche prodotti naturali per la cura del corpo, ecodetergenti per la pulizia della casa, bevande vegetali certificate, abbigliamento e tessuti in fibre naturali, pannolini biodegradabili, alimenti biologici e a km 0, scarpe e borse che coniugano sostenibilità e design creativo, gioielli e articoli d’arredo costruiti con materiali da riciclo o realizzati in cooperative sociali artigiane del sud del mondo, dispositivi per ridurre il consumo di energia e di acqua e altro ancora…
Raccontate a Terra Futura anche tante buone pratiche ed esperienze che rimettono al centro la persona e ridanno valore al lavoro, combattono l’illegalità e le mafie - che tanti danni stanno arrecando pure alla nostra economia -, costruiscono ogni giorno la conversione ecologica dell’economia. A partire dalla Cooperativa Lavoro e non solo che si occupa di inserimento lavorativo di persone con disagio psichico, coltivando terreni confiscati alla mafia con metodi di agricoltura biologica; il progetto San Francesco, un programma di partecipazione sociale contro le mafie allo scopo di intercettare in anticipo i rischi per i lavoratori derivanti dalle attività delle cosche o il progetto “Score” (Stop Crimes on Renewables and Environment) per la lotta al crimine organizzato nei settori foresta/legno e energie rinnovabili. E ancora Gres Lab, un'industria di ceramica finita in liquidazione che rinasce come cooperativa grazie all’impegno dei 40 lavoratori; Rees Marche, una rete di economia etica e solidale (aziende, cooperative, gas, associazioni…) che vuole favorire la riconversione di molte aziende convenzionali verso il sistema dell'economia solidale e vede al suo attivo iniziative come marchi etici, circuiti di monete locali, centri di economia solidale, nuovi strumenti finanziari e di consumo; Made in No, la prima linea in Italia di intimo bio-equo nata da un progetto di rete tra soggetti del Nord e del Sud del mondo; non ultima l’esperienza della Fattoria della Piana, un allevamento di bovini che si è dotato di un impianto a biogas per produrre elettricità e calore con gli scarti del caseificio e dell’agroindustria locale, di pannelli fotovoltaici in sostituzione dell’eternit e che utilizza il digestato per le coltivazioni biologiche dell’azienda. Fino al laboratorio di Modica che insegna a fare cioccolata e dolciumi alle ragazze ospiti della casa di accoglienza “don Giuseppe Puglisi”; il progetto online “orto@casa” che mette in rete le aziende agricole del territorio toscano e assicura la consegna della spesa a casa entro 24 ore dalla raccolta; il programma di riforestazione di Treedom che, oltre a provvedere al calcolo e alle compensazione delle emissioni di Co2 prodotte dalle attività di cittadini e imprese, coinvolge cooperative locali nella piantumazione degli alberi e consente di seguirne la crescita sul sito perché ogni albero è georeferenziato e fotografato per 10 anni, e l’iniziativa “La via della seta” della cooperativa Wipala, che vede coinvolte 6000 donne del Vietnam per lavorazione di sciarpe e stole in seta.
In Fortezza nei tre giorni anche mostre, spettacoli, animazioni e laboratori interattivi dedicati ai più piccoli per costruire oggetti e giochi con materiali da riciclo, conoscere la natura e la biodiversità.
Terra Futura, a ingresso libero, è un evento sostenibile grazie alle sue scelte e azioni responsabili (terrafutura.it).