Bike Pride, a Torino domenica 3 giugno parte la terza edizione: "Continuazione ideale di #salvaiciclisti"
Gli organizzatori: "La grandissima partecipazione alle due precedenti edizioni del Bike Pride ha sancito un momento di non ritorno per Torino: mobilità sostenibile, sicurezza stradale, qualità della vita e ridistribuzione degli spazi a favore della ciclo-pedonalità sono istanze che non possono più essere ignorate o sottovalutate". Il sindaco Fassino, inizialmente previsto alla partenza, per problemi d'agenda non parteciperà al Bike Pride
30 May, 2012
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La grandissima partecipazione alle due precedenti edizioni del Bike Pride ha sancito un momento di non ritorno per Torino: mobilità sostenibile, sicurezza stradale, qualità della vita e ridistribuzione degli spazi a favore della ciclo-pedonalità sono istanze che non possono più essere ignorate o sottovalutate. Richieste che negli ultimi mesi sono state riprese a livello nazionale e ribadite dalla campagna #salvaiciclisti. Per questa ragione, la terza edizione del Bike Pride sarà quest'anno la continuazione ideale della manifestazione che ha portato a Roma lo scorso 28 aprile più di 50.000 persone e vedrà l’arrivo a Torino di delegazioni di ciclisti urbani da tutta Italia.
L’appuntamento è per domenica 3 giugno alle 15 al Parco del Valentino: l’orgogliosa parata si snoderà tra le vie della città partendo dal parco del Valentino per arrivare in piazza Castello. Un percorso di circa 9 km che toccherà per la prima volta Torino Nord, una delle zone della città più pericolose per gli spostamenti a due ruote.
Un’onda, quella di #salvaiciclisti, che si sta ingrossando giorno dopo giorno e sta accendendo sempre di più i riflettori sul triste primato di decessi in bicicletta: 2600 morti e 40.000 feriti in soli 10 anni in Italia.
Come dimostrano da più di trent'anni le nazioni più virtuose d’Europa la sostenibilità ambientale è sostenibilità economica ed eccellenza socio-culturale. Favorire la mobilità ciclabile sarebbe il più vantaggioso investimento possibile per migliorare nelle nostre città la qualità dell’aria, ridurre il traffico, incrementare la sicurezza stradale e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, le infrastrutture e gli spazi per la mobilità ciclabile sono pochi, non fruibili e mal gestiti.
L’adesione alla campagna #salvaiciclisti da parte dei sindaci delle principali città italiane e la condivisione delle istanze del movimento dimostrata recentemente anche dal Presidente del Consiglio Mario Monti, sono segnali d’attenzione importanti ma non possono rimanere lettera morta. E’ proprio per rendere fattivo l’impegno assunto anche dalla Città di Torino che gli organizzatori del Bike Pride chiedono al Sindaco Piero Fassino un intervento concreto, un atto che rappresenti un reale supporto alla mobilità ciclistica e un tangibile miglioramento della sicurezza stradale.
Nel documento, che invita il Sindaco a partecipare al Bike Pride di domenica, si chiede che venga dato seguito in prima istanza ad uno degli otto punti della campagna #salvaiciclisti (“Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica”) individuando, in accordo con le associazioni, almeno 10 incroci cittadini attualmente non ciclabili e potenzialmente pericolosi e di studiare gli interventi necessari per metterli in sicurezza.
“Auspichiamo che l'Amministrazione –si legge nel documento- possa cogliere l'occasione per sancire una nuova e più coraggiosa fase politica in tal senso. Gran parte degli incidenti fra auto e biciclette avvengono in corrispondenza degli incroci. Diventa quindi doveroso lavorare sulle intersezioni anche quando le strade coinvolte non sono dotate di piste o vie ciclabili”.
“Più di 10.000 persone –ricordano gli organizzatori- hanno partecipato alle precedenti edizioni del Bike Pride consegnando un messaggio politico forte, a cui tuttavia non è seguito un vero cambio di rotta da parte dell’Amministrazione. Speriamo che questo avvenga adesso”.
Per informazioni dettagliate sulla manifestazione si invita a visitare il sito www.bikepride.it
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