Quinto conto energia: il no delle Regioni
Fumata nera, per i due provvedimenti sulle rinnovabili in fare di elaborazione, da parte della Conferenza delle Regioni. I governatori non sono soddisfatti delle concessioni fatte dal governo ed esprimono parere sfavorevole sul Quinto conto energia fotovoltaico e sul decreto dedicato alle altre rinnovabili elettriche
06 June, 2012
Così come sono, i provvedimenti non vanno bene. È negativo il parere emesso dalle Regioni sul Quinto conto energia fotovoltaico e sul decreto sulle altre rinnovabili elettriche. Lo ha dichiarato il presidente della Basilicata Vito De Filippo al termine della Conferenza delle Regioni che ha avuto all'ordine del giorno proprio i testi dei due provvedimenti. «A questo punto la posizione delle Regioni è quella di esprimere un parere contrario sui due decreti – ha annunciato - sia sul Conto energia che sul decreto sulle altre fonti rinnovabili».
Un primo esame dei testi da parte degli enti regionali c'era già stato all'inizio di maggio, ma in quella occasione i governatori avevano chiesto altro tempo per un'analisi più dettagliata, pur avendo comunque avanzato le prime richieste di modifica. In particolare, le Regioni avevano lamentato l'assenza, nei provvedimenti, di misure come il bonus per la sostituzione di tetti in amianto con pannelli fotovoltaici e del premio per l'installazione di tecnologia “made in Europe”. Secondo i governatori, inoltre, sarebbe opportuno innalzare la soglia minima per l'iscrizione obbligatoria al registro degli impianti, come richiesto anche dalle associazioni del settore. Emendamenti che, come riferisce lo stesso presidente lucano all'agenzia Dire, nonostante diversi incontri con l'esecutivo si trovano ancora a uno stato di avanzamento «non soddisfacente».
La partita, secondo De Filippo, potrebbe comunque non essere ancora chiusa. «Se il governo dovesse decidere di prendersi ancora qualche giorno di tempo per trovare un punto di convergenza più ampio – ha spiegato il presidente della Regione Basilicata - noi siamo disponibili a confrontarci, ma ad oggi il parere dei governatori è sfavorevole». Tra gli enti locali più fermi nell'opposizione alle bozze di decreti ci sarebbero le Province autonome di Trento e Bolzano, irremovibili, secondo le indiscrezioni trapelate, nella loro posizione di diniego. Il parere negativo delle Regioni cade come una nuova, pesante, tegola sull'iter di approvazione dei provvedimenti, dopo che l'Unione europea ha inviato al governo italiano una lettera formale in cui si sottolineano le criticità del Quinto conto energia e del decreto rinnovabili. Le stesse, guarda caso, che le Regioni continuano ed evidenziare.