Quinto conto energia, che confusione: l'intesa non c'è, anzi sì (forse)
All'indomani della Conferenza unificata sulla bozza di decreto sugli incentivi al fotovoltaico, fioccano le dichiarazioni dei soggetti coinvolti, non sempre in accordo tra loro. Secondo i ministri Clini e Passera, comunque, il Governo si è impegnato a recepire le richieste degli enti locali, strappando il consenso sul provvedimento
07 June, 2012
Aumenta la confusione sull'esito della Conferenza Stato-Regioni sul Quinto conto energia. Se le prime dichiarazioni del presidente della Regione Basilicata parlavano di un sostanziale insuccesso del confronto, dall'associazione dei Comuni è arrivato invece un giudizio positivo sull'atteggiamento del Governo, ritenuto molto aperto alle osservazioni degli enti locali. A complicare il quadro delle dichiarazioni, la chiosa del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che commentando l'esito della Conferenza con un'agenzia di stampa ha definito «superate» le dichiarazioni del governatore lucano. Secondo il ministro, anzi, si va verso una «convergenza» tra il Governo e gli enti locali, ma sui tempi reali di approvazione del decreto è ancora buio fitto.
Non contribuisce a sciogliere i nodi residui neanche la nota ufficiale del ministero dello Sviluppo Economico retto da Corrado Passera, che ha ritenuto di esprimere «la propria soddisfazione per l’esito della Conferenza Unificata». Secondo il dicastero, in occasione del confronto il Governo avrebbe incassato «il parere positivo di Regioni, Province e Comuni sui due decreti relativi alle energie rinnovabili», in cambio dell'impegno a introdurre delle modifiche richieste dagli stessi enti locali. «La versione finale dei due decreti – si legge ancora nel comunicato - terrà dunque conto dei pareri della Conferenza unificata e dell’Autorità dell’energia, oltre che dei suggerimenti migliorativi della Commissione Ue». L'impianto del provvedimento, comunque, dovrebbe essere confermato sia per quanto riguarda gli «obiettivi in volumi che le risorse messe a disposizione e gli strumenti di governo».
Nonostante il pessimismo del Presidente della Basilicata, dunque, stando alle dichiarazioni dei ministri competenti le richieste di emendamento di Regioni, Province e Comuni dovrebbero essere accolte e alla fine si dovrebbe arrivare al via libera da parte della Conferenza. Giungere a una versione condivisa del testo, comunque, non sarà facile, anche perché le osservazioni presentate dai vari soggetti non sono sempre conciliabili tra loro. Vero è anche che l'Esecutivo avrebbe facoltà di portare il Quinto conto energia in Parlamento anche in assenza del parere favorevole della Conferenza unificata, ma si tratterebbe di scontentare praticamente tutte le amministrazioni locali.
Quello che sembra certo al momento, in definitiva, è che per conoscere la versione finale del provvedimento bisognerà aspettare ancora. Intanto, si avvicina il raggiungimento del tetto massimo di spesa annua per gli incentivi al fotovoltaico: secondo il Contatore fotovoltaico presente sul sito del Gse siamo ormai a 5.715.669.848 euro investiti nel 2012. Il “cap” annuale stabilito dal Quarto conto energia (quello attualmente in vigore, ndr) è fissato a 6 miliardi di euro, dopodiché dovrebbe appunto entrare in vigore il nuovo Conto energia.