Verona, dal primo luglio aumentano le tariffe del trasporto pubblico
Il costo del biglietto urbano passerà da 1 euro e 10 centesimi ad 1 euro e 30 ma sarà utilizzabile per 90 minuti. Da lunedì 11 giugno inoltre entra in vigore l’orario estivo con un forte ridimensionamento delle corse
08 June, 2012
L’annunciato aumento delle tariffe del trasporto pubblico è ormai alle porte. Dal primo luglio infatti scattano gli aumenti di prezzo sia per i biglietti singoli che per gli abbonamenti. Il costo del biglietto urbano passerà da 1 euro e 10 centesimi ad 1 euro e 30 e sarà utilizzabile non più per un’ora, come adesso, ma per 90 minuti. La vera e propria stangata però è sugli abbonamenti ordinari che passeranno da 28 a 37 euro mensili: un aumento di oltre il 25 per cento. Più fortunati gli studenti-abbonati, per i quali l’aumento sarà solo di un euro: da 23 a 24 euro al mese.
La notizia è stata data mercoledì 6 giugno al termine della riunione della giunta comunale a Palazzo Barbieri, dall’assessore alla Mobilità Enrico Corsi e dal suo collega alle Aziende Enrico Toffali, assieme al direttore generale di Atv (Azienda trasporti Verona) Stefano Zaninelli e al direttore del marketing Guido Zanderigo. Finora gli aumenti erano scattati solo per il servizio extraurbano, mentre le tariffe di quello urbano erano rimaste inalterate. Stando a quanto sostengono a Palazzo Barbieri, per il rincaro dei biglietti cittadini era comunque solo una questione di tempo: «Abbiamo posticipato questo provvedimento il più possibile – sostiene l’assessore Corsi - Atv ha infatti cercato di fronteggiare l’aumento dei costi con una riduzione delle spese di gestione, passando da 840 a 760 dipendenti e tagliando del 20 per cento lo stipendio dei dirigenti. Nonostante ciò l’azienda ha chiuso l’esercizio 2011 con un bilancio negativo (di circa 3 milioni di euro, ndr), a causa della pesante riduzione del trasferimento dei fondi regionali per il trasporto urbano veronese: i 6 milioni 687 mila chilometri annui della rete scaligera ammessi al finanziamento hanno visto il contributo regionale ridursi dai 13 milioni 500 mila euro concessi nel 2010 ai 12 milioni 500 mila del 2011». Anche il direttore generale di Atv Stefano Zaninelli punta il dito contro la Regione: «Il passivo aziendale è legato al fatto che l’anno scorso, a differenza delle altre province, non abbiamo fatto né aumenti né tagli. Ma la riduzione dei finanziamenti è insostenibile, oltre che profondamente ingiusta. A Venezia vengono dati 27 milioni l’anno, solo per il trasporto su gomma: a noi, che abbiamo il doppio di abitanti, danno 12 milioni. Se avessero accettato la proposta di suddivisione più equa, fatta dall’apposita commissione tecnica, Verona sarebbe in attivo di una decina di milioni di euro».
A breve inizieranno anche i tagli alle corse decisi dalla commissione provinciale tenutasi l’11 aprile scorso. Il ridimensionamento del servizio sarà molto consistente, dato che saranno applicate durante tutta la settimana le attuali linee serali e festive, con la magra consolazione di qualche aumento di frequenza dove possibile. I nuovi orari e le relative mappe entreranno in vigore lunedì 11 giugno. In pratica, per tutto il periodo estivo verranno «tagliate» percorrenze per 400mila chilometri. «Con questo sistema - ha detto il direttore del marketing di Atv Zanderigo - abbiamo mantenuto un servizio anche per alcune zone periferiche, che in altri modi rischiavano di avere frequenze decisamente più penalizzanti».