Pausa di riflessione per il Piano Casa
Il terremoto a L'Aquila ha messo in discussione il degreto proposto dal Governo per il rilancio dell'edilizia. Nel decreto, ora, sarebbero state inserite norme per l'adeguamento standard antisismico degli edifici e incentivi per il consolidamento degli edifici nelle zone a rischio
08 April, 2009
Il Piano Casa è entrato in una pausa di riflessione. Il terremoto abruzzese ha messo in discussione molti fattori, uno di questi il decreto legge con le semplificazioni statali per il piano casa e il rilancio dell’edilizia.
Ieri il ministro per le Regioni, Raffaele Fitto, ha infatti annunciato, al termine della riunione della Confererenza con i Governatori, che il decreto slitterà ancora di una settimana, accettando così la richiesta delle Regioni di ulteriore tempo di analisi.
Lo ha precisato stamattina in un’intervista al Sole24Ore Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni: “Siamo al lavoro per costruire il decreto legge in modo condiviso”. Regioni e Governo lo scorso 1° aprile avevano scritto che il protocollo di intesa politica sarebbe stato pienamente condiviso.
La condivisione che c’è ancora e a determinare la situazione del nuovo rinvio del decreto legge, in previsione per domani per il Consiglio dei Ministri, è stata anche la vicenda del terremoto a L’Aquila.
Si legge sul Sole 24 Ore di oggi: “Era stato lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a confermare - subito dopo la scossa di domenica notte e ancora lunedì - che all'interno del decreto legge sarebbero state inserite nuove norme per garantire un adeguato standard antisismico degli edifici e forse anche degli incentivi per realizzare lavori di consolidamento nelle zone a rischio. Per non parlare della verifica antisismica, che sarebbe stata resa obbligatoria per procedere agli ampliamenti del 20 per cento degli edifici, previsti dall'accordo con le Regioni.”
Nella bozza del decreto sembrano quindi essere state cancellate le semplificazioni delle norme antisismiche
Si legge sul quotidiano milanese: “Di tutto questo, però, nel testo passato ieri mattina all'esame dei tecnici ministeriali che siedono in preconsiglio dei ministri non vi era traccia. L'unico segno visibile degli eventi abruzzesi sul nuovo testo del decreto legge era, fino alle bozze di ieri mattina, la cancellazione dal testo delle norme di semplificazione per l'autorizzazione antisismica.
L'introduzione di verifiche a campione ex post al posto delle attuali verifiche preventive su tutti i progetti non deve essere parso in linea con l'attenzione che richiede oggi la sciagura dell'Aquila. Né con le polemiche che sono subito sorte per la mancata entrata in vigore del decreto ministeriale 183/2005, contenente criteri più rigorosi per i progetti ma anche per l'adeguamento dei vecchi edifici.
Si è deciso così di eliminare seccamente dal testo questa parte, come è stato fatto scomparire dal testo pure l'intero articolo di modifica al codice Urbani sui beni culturali. Tutto rinviato, quindi, anche sugli snellimenti delle autorizzazioni paesaggistiche. È stato personalmente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, a bloccare questa parte del testo. Si è anche ipotizzato, nella riunione di ieri, di inserire in questo decreto legge la previsione di un fondo per l'accesso al credito agevolato di giovani coppie che vogliano acquistare una casa. Ferma opposizione del Tesoro che ha ricordato come la norma sia stata considerata incostituzionale durante l'esame del decreto legge 112/2008. Tutto rinviato a una prossima riunione.”