Energia, consumi in calo anche a maggio 2012: -4,1% su base annua
Secondo i dati mensili di Terna, si conferma il trend di aprile: domanda energetica in calo di oltre il 4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Dall'inizio dell'anno, i consumi elettrici del Paese sono diminuiti del 3,2% rispetto ai primi 5 mesi del 2011
18 June, 2012
Continua il calo dei consumi elettrici nazionali. L'ultimo bollettino mensile pubblicato da Terna ha confermato il trend negativo già registrato nel mese di aprile e in tutto il primo quadrimestre 2012. A maggio, infatti, la richiesta di energia elettrica in Italia ha toccato i 25,9 miliardi di kWh, con una flessione del 4,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sulla contrazione dei consumi, fa sapere Terna, non ha pesato né il meteo, dal momento che la temperatura media mensile è stata praticamente la stessa del maggio 2011, né il calendario, visto che anche il numero di giornate lavorative è rimasto invariato (22).
A determinare il calo dei consumi, dunque, è stata ancora una volta la crisi, aggravata dall'aumento delle tariffe dell'energia elettrica. Per quanto riguarda la distribuzione dei consumi sul territorio, il Centro Italia è l'area del Paese che ha fatto registrare il calo minore della domanda: -4,7% al Nord, -2,4% al Centro, -4,1% al Sud. Considerando i dati aggregati dei primi cinque mesi del 2012, la domanda di energia elettrica in Italia risulta in calo del 3,2%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il bollettino mensile di Terna (vedi allegato) fornisce infine dei dati relativi alla produzione nazionale di energia elettrica: nel mese di maggio 2012, la domanda nazionale è stata soddisfatta per l'87,3% dalla produzione interna e per la quota restante (12,7%) dalle importazioni dall’estero. Più nel dettaglio, la produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è diminuita del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2011. Quanto alle fonti, sono in crescita la maggior parte delle rinnovabili: segno positivo, infatti, per idroelettrico (+15,9%), eolico (+39,2%) e soprattutto fotovoltaico (+231,1%), mentre calano le fonti termiche (-18,5%) e la geotermia (-3,5%).