Ue, chiusa la procedura di infrazione sul piano rifiuti della Regione Lazio
Da Bruxelles la lieta novella: almeno per ora nessuna sanzione. Ma l'Ue specifica: il Lazio resta una regione al di fuori della direttiva del 2006 e su Malagrotta potrebbe arrivare un altro procedimento
20 June, 2012
L'Unione europea resterà in attesa dell'applicazione del piano rifiuti e rinvierà la chiusura della procedura di infrazione su Malagrotta, ma per il momento rinuncerà a infliggere all'Italia le pesantissime multe che sembravano inevitabili. Sono queste le decisioni prese dalla Commissione europea e che diverranno ufficiali giovedì. Il Lazio dunque rimane l'unica Regione che non rispetta la direttiva quadro entrata in vigore nel 2006, che stabilisce principi basilari come quello che «chi inquina paga». E questo nonostante la sentenza di condanna emessa dalla Corte di giustizia europea nel 2007. Inoltre, da Bruxelles c’è la volontà di essere inflessibili sulla questione Malagrotta.
“La Ue - aggiunge la Regione - riconosce la qualità del piano approvato da questa amministrazione, premiando il buon operato della nostra Giunta, e risponde anche ai timori espressi dal ministero nelle scorse settimane. Oggi si pone fine a qualsiasi strumentalizzazione su un provvedimento che garantisce finalmente le basi per un ciclo integrato dei rifiuti nel Lazio. Attraverso il Piano rifiuti, dopo anni di attesa, tiriamo fuori questa regione da una situazione di inosservanza delle norme europee in cui era stata lasciata da chi ci ha preceduto. Un ennesimo primato negativo che abbiamo eliminato restituendo dignità anche in Europa al nostro territorio”. Niente multe dunque, ma l'allerta resta massima.