Dietrofront, il rigassificatore di Brindisi ottiene la fattibilità tecnica
Ribaltando la precedente decisione dello scorso 4 aprile, il Comitato tecnico regionale il 20 giugno 2012 ha concesso il nulla osta di fattibilità (Nof) alla società Brindisi Lng per la realizzazione del rigassificatore nell'area di Capo Bianco, a Brindisi. A pesare il voto del rappresentante del Ministero del Lavoro. Regione Puglia: “Si ricorrerà al Tar”. Le reazioni delle associazioni e degli amministratori locali
29 June, 2012
Il Comitato Tecnico Regionale (Ctr) che rilascia il Nulla Osta di Fattibilità (Nof) ha ribaltato il parere tecnico del 4 aprile scorso scorso. Il Comitato (composto dai rappresentanti dei Vigili del fuoco, Regione Puglia, Provincia e Comune di Brindisi, Arpa, Inail, Ispesl, Ordine Ingegneri, Autorità portuale e ministero del Lavoro) ha espresso parere positivo (otto voti a favore e sei contrari) al rapporto di sicurezza presentato dalla società per il progetto dell'impianto. Si riapre così un procedimento concluso. La stessa società interessata, la Brindisi Lng (controllata di British Gas) aveva annunciato più volte di voler abbandonare il progetto.
Cosa prevedeva l'istruttoria? Il documento che si deve produrre, proveniente dal complesso legislativo del decreto Seveso, deve stabilire principalmente la probabilità di rischio di incidente rilevante. L’istruttoria condotta per la città Brindisi si è focalizzata prevalentemente sulle aree ad elevata concentrazione di stabilimenti adiacenti alla colmata (Petrolchimico). Su questa area situata nel porto di Brindisi dovranno essere realizzati i serbatoi che serviranno a conservare il gas liquefatto.
Cosa accade dal punto di vista dell’iter burocratico? L’esito positivo consente alla LNG di Brindisi di redigere il Rapporto di Sicurezza definitivo. Appare ovvio a questo punto, che se lo consegnerà nei tempi previsti al Comitato tecnico regioale, significherà che la BG di Brindisi ha intenzione di portare avanti il progetto di costruzione del rigassificatore, nonostante ci sia una sentenza della magistratura che ha stabilito la confisca della colmata, e ancora un ricorso al Tar che potrebbe ulteriormente prolungare i tempi di realizzazione dell’impianto.
LNG Brindisi. Vendola: "Voto privo di legittimità. Faremo ricorso al Tar"
“La Regione Puglia continuerà a battersi con tutte le sue forze contro il progetto del rigassificatore di Brindisi”. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando l’approvazione (con il parere negativo degli Enti locali e dell’Arpa Puglia) dello studio di fattibilità per la realizzazione del rigassificatore LNG nell’area Capo Bianco di Brindisi da parte del Comitato tecnico regionale. Il parere del Comitato (organo che, ricordiamo, fa capo ai Vigili del Fuoco) è propedeutico alla Conferenza di Servizi presso il Ministero dello Sviluppo economico. “L’approvazione dello studio di fattibilità è stato un atto violento – ha spiegato Vendola – perché il Comitato aveva già qualche mese fa bocciato lo stesso studio di fattibilità. Oggi invece, grazie al sì del rappresentante del ministero del Lavoro e comunque con una risicatissima maggioranza, il Comitato ha letteralmente capovolto il suo giudizio. E’ un voto che noi consideriamo privo di legittimità, contestandone la procedura. Annunciamo quindi un ricorso al Tar, ribadendo ancora una volta l’assoluta contrarietà della Regione Puglia ad un progetto molto poco attento al sistema delle regole e dei diritti ambientali”.
LNG Brindisi, Nicastro: "Blitz nel comitato tecnico regionale"
“La votazione di ieri pomeriggio all'interno del Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco, in seno al Ministero degli Interni, lascia l'amaro in bocca rispetto a criticità in termini di sicurezza dell'opera che non sono assolutamente superate. Il Governo Regionale, per il tramite delle strutture tecniche, aveva espresso perplessità sulla localizzazione voluta dall'azienda e su una serie di elementi collegati al progetto tutt'altro che chiariti”. A dichiararlo l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro in merito all'esito della votazione sul Nulla Osta di Fattibilità (NOF) tenutasi ieri all'interno del Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco, organo dipendente dal Ministero degli Interni. “La posizione dell'impianto, i rischi connessi agli sversamenti di gas liquido, dubbi sulla gestione e il trattamento dei reflui oltre che una serie di perplessità sui sistemi di connessione dell'impianto di Brindisi alle reti nazionali (metanodotto e oleodotto) in un'area a forte rischio idraulico – prosegue Nicastro - avevano prudentemente indirizzato il Comitato ad una negazione del nulla osta nella seduta dello scorso aprile. Senza che quei dubbi siano stati in qualche modo dissipati e senza che sia intervenuto alcun elemento nuovo nella discussione, l'apporto di nuovi membri nella discussione ha capovolto la votazione di aprile concedendo l'autorizzazione all'opera”. “Conserviamo tutte le nostre perplessità sull'opera. Abbiamo il dovere istituzionale - conclude Nicastro - di valutare con puntualità l'impatto, in termini ambientali e di rischio industriale, che l'impianto e la gestione di 6 mln di tonnellate di metano liquido all'anno, avrebbero sull'area. I nostri rilievi tecnici non sono superati e, laddove fosse necessario, saranno il presupposto per impugnare nelle sedi competenti”.
Michele Losappio, consigliere regionale SEL: "Il rappresentante espresso dal Ministero del Lavoro che ha modificato la maggioranza “interna”"
“Ritorna inoltre lo spettro del rigassificatore di Brindisi grazie al “ribaltone” avvenuto nel Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco (organo tecnico del Ministero degli Interni) – ha dichiarato dal suo Blog ufficiale - per demerito dei nuovi componenti. Ad esempio il rappresentante espresso dal Ministero del Lavoro che ha modificato la maggioranza “interna” trasformando il 20 giugno la posizione negativa espressa ad aprile in favorevole. Rabbiosa quanto determinata la protesta e la conferma di Vendola e Nicastro del no della Regione anche con l’annuncio di un ricorso al TAR”.
Il comunicato delle associazioni ambientaliste: "il Ctr contraddice se stesso"
È incredibile: il Comitato Tecnico Regionale che il 4 aprile scorso aveva negato il Nulla Osta di Fattibilità (NOF) al progetto per la costruzione del rigassificatore a distanza di poco più di due mesi, chissà per quali impulsi e attraverso quali logiche, decide di contraddire se stesso e ribalta il citato responso concedendo l’assenso. Per il CTR quindi poco più di sessanta giorni addietro non sussistevano le condizioni di sicurezza per la realizzazione dell’opera ed oggi invece, proprio quando le illegalità e la pericolosità dell’impianto hanno trovato autorevole conferma in un processo e in una sentenza penale, che ha disposto anche la confisca della “colmata a mare” destinata ad ospitare l’impianto medesimo, le immutate condizioni di sicurezza fanno fare al comitato un acrobatico “dietro-front”.
Assistiamo quindi ad un ripensamento illogico, sconcertante e abnorme sia per il contenuto e sia per la procedura attraverso la quale è stato operato: un organo tecnico, che dovrebbe pronunciarsi dopo approfonditi accertamenti dice una cosa e dopo poco si riconvoca (neppure osservando le norme in materia di “autotutela”) per affermare il contrario di quanto deliberato in precedenza. L’accaduto costituisce ulteriore conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto e di quanto ha messo in rilievo il citato processo penale: la vicenda del rigassificatore è stata segnata, e purtroppo continua ad esserlo, da fatti e comportamenti che preoccupano e richiedono ulteriori interventi sul versante giudiziario per il totale ripristino della legalità sotto ogni profilo e sul versante amministrativo per la definitiva revoca del provvedimento autorizzativo a suo tempo emesso dal competente ministero.
La pronta e ferma reazione dei vertici della Regione Puglia, delle Amministrazioni locali e delle espressioni democratiche cittadine dimostra quanto sia impercorribile (non solo per la confisca) la tortuosa via che percorre la società interessata che, da una parte, sbandiera strumentali propositi di rinuncia al progetto e, dall’altra, si adopera con tutti i mezzi per farlo risorgere dalle sue ceneri tentando di far passare il caso Brindisi (che presenta caratteri di enorme gravità) per una vicenda segnata da ritardi burocratici e contrasti locali. Una malinconica “telenovela” che sta arrecando enormi danni allo sviluppo di un martoriato territorio che vuole costruire il proprio futuro a misura delle pressanti esigenze.
Comunicato stampa congiunto a firma di:
Italia Nostra, Legambiente Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente, PeaceLink.
Rigassificatore, Curto: "Urge audizione del Comitato tecnico regionale"
“La controversa concessione alla società Brindisi Lng del Nof (Nulla osta di fattibilità) per la realizzazione del rigassificatore nell’area di Capo Bianco a Brindisi, impone l’immediata convocazione della commissione Ambiente della Regione Puglia, con all’ordine del giorno la contestuale audizione del Comitato tecnico regionale, e cioè dell’organismo che ha espresso il parere positivo sull’intervento”.
Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Futuro e Libertà, Euprepio Curto.
“Non appartengo - ha dichiarato Curto - al gruppo di coloro che sono ostili al rigassificatore per motivi di natura ideologica, o per legittima formazione culturale; né faccio parte del club di quelli formalmente contrari all’impianto, ma sostanzialmente in attesa di poterne incamerare i benefici. Sono, invece, fermamente convinto della sua utilità, pur nella necessità di contemperare la sua realizzazione con la sicurezza e l’ambiente.
Ma il repentino dietrofront del comitato tecnico regionale - ha proseguito Curto - desta non poche perplessità e molti interrogativi ai quali solamente l’audizione del Comitato tecnico regionale può dare risposte adeguate.
Solo dall’audizione – ha concluso Curto – e dall’esame comparato dei verbali del 4 aprile scorso e di quelli di ieri si potrà valutare ogni eventuale ipotesi d’inquinamento decisionale che possa essere stato determinante per la macroscopica inversione di rotta”.
http://www.brundisium.net/notizienew/shownotiziaonline.asp?id=44887
Rigassificatore, Consales: "Sempre contrari e la confisca è efficace garanzia"
La decisione assunta dal Comitato Tecnico Regionale in riferimento al nulla osta di fattibilità (Nof) alla società Brindisi Lng non è stata condivisa dal Comune di Brindisi i cui rappresentati hanno espresso parere negativo al rilascio di tale autorizzazione, al pari della Provincia e della Regione Puglia.
“La nostra posizione di contrarietà non cambia rispetto al passato e Brindisi conferma il proprio parere negativo rispetto alla realizzazione del rigassificatore in località Capo Bianco.
Insieme alla Provincia e alla Regione – afferma il sindaco Mimmo Consales – valuteremo ogni possibile iniziativa finalizzata a contrastare la nascita di tale impianto.
Va sottolineato, in ogni caso, che il provvedimento di confisca della colmata di Capo Bianco rappresenta la più efficace garanzia circa la necessità di sventare l’ipotesi di costruzione di tale impianto”.
http://www.brundisium.net/notizienew/shownotiziaonline.asp?id=44881