Il telelavoro comincia dalle donne: il Comune di Torino avvia la sperimentazione da gennaio 2013
Le scelta delle 20 "telelavoratrici" avverrà tra le impiegate che ne faranno richiesta entro il 14 settembre e terrà conto delle caratteristiche del lavoro da svolgere, del tempo di percorrenza dall’abitazione alla sede di lavoro e della presenza di figli con meno di otto anni
25 July, 2012
Palazzo civico si prepara a sperimentare il telelavoro. A partire dal prossimo gennaio, e per la durata di quattro mesi, sarà infatti offerta a venti impiegate l’opportunità di svolgere la propria attività senza doversi sobbarcare il quotidiano trasferimento da casa all’ufficio.
“In molti casi –ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Patrimonio e Personale, Gianguido Passoni- le nuove tecnologie permettono oggi di lavorare senza difficoltà anche lontano dalla sede aziendale. Attraverso il progetto pilota “Telelavoro.to.com” –aggiunge Passoni- contiamo di introdurre forme di organizzazione del lavoro più flessibili, che consentano alle nostre dipendenti di conciliare meglio impegni lavorativi e carichi familiari e che, allo stesso tempo, favoriscano maggiore efficienza e, più in generale, sostenibilità ambientale”.
Le scelta delle venti "telelavoratrici" (la sperimentazione è riservata esclusivamente a dipendenti donne) avverrà tra le impiegate che ne faranno richiesta entro il 14 settembre e terrà conto delle caratteristiche relative al lavoro da svolgere, delle eventuali condizioni di disabilità psicofisica che rendono disagevole il raggiungimento dell’ufficio, del tempo di percorrenza dall’abitazione alla sede di lavoro, delle esigenze di cura dei figli con meno di otto anni e della presenza di disabili in famiglia. Le modalità e i criteri per la scelta del personale da destinare alla sperimentazione del lavoro a distanza sono state definite in accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Csa e con i rappresentanti delle Rsu.