Sequestro Ilva di Taranto: le attività di Arpa Puglia. Scheda e cronologia
L’Arpa, agenzia regionale protezione ambiente, con le prime decisioni del governo Vendola è stata potenziata e messa in grado di operare anche sui grandi impianti complessi come quelli tarantini. Di seguito, una scheda a cura di Arpa Puglia sulle attività di verifica, monitoraggio e studio portate avanti
26 July, 2012
Le prime attività di Arpa Puglia guidata dal prof. Giorgio Assennato relative allo stabilimento ILVA si attivano con gli Atti d’Intesa e relativo Tavolo Tecnico di monitoraggio, tra Prefettura, Regione, Provincia Ta, Comune Ta, Comune Statte, Sindacati , Ministero Ambiente e Salute ed Arpa Puglia del 8/1/2003, 27/02/2004, 15/12/2004 e 23/10/2006.
Consistono in sopralluoghi sistematici per la verifica dello stato di avanzamento del crono programma definito negli atti di intesa in relazione a:
o Applicazione delle BAT
o Parchi minerari
o Limitazione diffusione di polveri
o Scarichi idrici o Emissioni a camino
o Apparecchi contenenti PCB
o Amianto
o Caratterizzazione aree stabilimento
Nel giugno 2007 prima campagna monitoraggio delle emissioni del camino E312 (agglomerato), preceduta da un monitoraggio delle emissioni con il mezzo mobile. In contemporanea viene svolto anche il monitoraggio di microinquinanti organici in aria ambiente nel comune di Taranto. Si fa presente che tale campagna è stata effettuata affidando il campionamento alla multinazionale SGS e l’analisi al laboratorio del Consorzio Interuniversitario INCA di Porto Marghera.
Nel novembre 2007 è stato avviato l’acquisto dello spettrometro di massa ad alta risoluzione per le analisi delle diossine nel nuovo laboratorio microinquinanti creato a Taranto che, nel maggio 2008, ha prodotto i primi rapporti di prova. Tutte le successive campagne di monitoraggio dell’ILVA in tutte le matrici ambientali e non sono state effettuate da personale ARPA.
Nel 2008 seconda e terza campagna di monitoraggio al camino E312 (agglomerato). In contemporanea alla seconda campagna viene svolto anche il monitoraggio di microinquinanti organici in aria ambiente nel comune di Taranto.
Dal 2008 per la qualità dell’aria viene effettuato il monitoraggio giornaliero di IPA e metalli pesanti in tre siti nell’area del comune di Taranto. Nell’anno 2008 è stata svolta una campagna in ordine alla verifica di radioattività in collaborazione con ISPRA. Dal 2008 in cinque siti è stata costituita una rete deposimetrica per il monitoraggio dei microinquinanti organici. Dal 2008 sono state varie campagne di monitoraggio vento- selettive nell’area industriale.
Nel periodo 18 febbraio - 11 marzo 2009 viene realizzato il “Progetto Taranto” con il campionamento simultaneo di PM10 a Taranto e Palagiano e la successiva determinazione di IPA,metalli pesanti, ioni. Nell’anno 2011 è stato realizzato il monitoraggio semestrale diagnostico del benzo(a)pirene in sei siti dell’area industriale.
COLLABORAZIONI
ARPA ha collaborato alla definizione della L.R. 44 del 19/12/2008 “Norme a tutela della salute dell’ambiente e del territorio: limiti alle emissioni in atmosfera di Policlorodibenzodiossina e Policlorodibenzofurani”.
Nel febbraio 2009 intervento congiunto ARPA con Nucleo Polizia Tributaria GdF di Taranto su un’area all’interno dello stabilimento ILVA adibita a deposito di rifiuti pericolosi,costituiti da traversine ferroviarie al creosoto. Nel novembre 2009 intervento congiunto ARPA con Nucleo Polizia Tributaria GdF di Taranto presso il IV sporgente ILVA per campionamenti di sedimenti da vasche di decantazione. Nell’ambito della caratterizzazione SIN Taranto, sui suoli ILVA, è stata effettuata la validazione dei terreni ed è in corso la validazione delle acque sotterranee derivanti dai pozzi.
Monitoraggio continuo dei pozzi a servizio delle discariche, di cui alcuni compresi nell’area SIN. Monitoraggio continuo degli scarichi, Canale 1 e 2, per il rispetto dei limiti imposti dall’autorizzazione della Provincia di Taranto e dell’AIA. Dal 2012 monitoraggio degli scarichi a piede impianto. Monitoraggio su acque in ingresso all’impianto su presa d’acqua a mare (Mar Piccolo) e Fiumicello. Monitoraggio sedimenti marini e biota nell’ambito SIN Taranto in Mar Grande. ARPA è intervenuta con sopralluoghi e campionamenti a ogni segnalazione di emissioni di fumi, cattivi odori, nonché in tutti i casi di incidente e incendi. Nell’ambito della procedura AIA nonché dell’”Accordo di Programma Quadro Taranto-Statte presso il Ministero dell’Ambiente” (aprile 2008) ARPA Puglia ha partecipato a tutti i tavoli tecnici e a tutte le riunioni del Gruppo Istruttore e della Commissione IPPC con relazioni e report relative all’applicazione delle BAT, al PMC e alla definizione dello stato dell’ambiente nell’area in questione.
ARPA Puglia partecipa inoltre al Tavolo Tecnico per il campionamento in continuo delle diossine al camino E312 previsto in ambito AIA. ARPA Puglia ha collaborato e collabora con l’Autorità Sanitaria locale nelle attività di verifica degli effetti sui prodotti agricoli (vegetali, carne, latte e prodotti ittici) della deposizione al suolo e nei sedimenti marini di PCB e diossine. ARPA collabora con l’Autorità Sanitaria locale alle valutazioni di carattere epidemiologico e sanitario connesse allo stato ambientale dell’area tarantina, relazionando in merito anche all’Autorità Giudiziaria. Svolge per conto della Regione Puglia i controlli i rischi industriali in relazione alla normativa Seveso. Nel 2011 ARPA ha svolto,insieme allo SPESAL di Taranto, una campagna di monitoraggio degli IPA nell’ambiente di lavoro delle cokerie di Taranto.