Ilva, procedure di sequestro. Al lavoro i tecnici designati dal Gip. Ma si attende il riesame
28 giorni per spegnere gli altiforni. Questa mattina i tecnici designati dal gip Patrizia Todisco sono entrati nell'Ilva di Taranto col compito di controllare e sovrintendere alle misure relative allo spegnimento degli impianti dell'area a caldo sottoposta a sequestro. Ma per l'esecuzione delle operazioni di spegnimento si attenderà la decisione del Tribunale del riesame del 3 agosto 2012. Documento
30 July, 2012
Sono entrati il 30 luglio 2012 nello stabilimento Ilva di Taranto i tecnici designati dal gip Patrizia Todisco col compito di controllare e sovrintendere alle misure relative allo spegnimento degli impianti dell'area a caldo del siderurgico sottoposti a sequestro. Lo si apprende da fonti sindacali.
Si tratta di Barbara Valenzano dell'Arpa di Bari, Emanuele Laterza, dell'Arpa di Bari, Claudio Lofrumento, del Dipartimento di prevenzione di Bari, e di Mario Tagarelli, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Taranto, e incaricato (quest'ultimo) dagli aspetti amministrativi e della gestione del personale. Agli esperti, si legge nell'ordinanza del gip depositata mercoledi' sera e notificata alle parti giovedi' scorso, sono delegate le procedure tecniche per il blocco delle specifiche lavorazioni e lo spegnimento degli impianti sovrintendendo alle operazioni e assicurando il rispetto delle regole e delle prescrizioni a tutela dell'incolumita' pubblica e della sicurezza.
Il fatto che il pool tecnico sia oggi in Ilva non vuol dire che si avvieranno di fatto le operazioni di fermata degli impianti perche' come hanno piu' volte ribadito i magistrati della procura "il sequestro per ora e' stato solo notificato ma non eseguito". Il 3 agosto il Tribunale del riesame si pronuncera' infatti sul ricorso degli avvocati dell'Ilva sia sulla revoca dei domiciliari nei confronti di otto rappresentanti dell'Ilva, fra vertici societari e aziendali, sia sul dissequestro degli impianti.
IL SINDACO DI TARANTO
"La nostra posizione sull'Ilva è chiara: la città è unita nella difesa del diritto alla salute e del diritto al lavoro. Ma tutto va fatto in modo ragionevole, non possiamo pensare di fare in tre mesi quello che non è stato fatto in tanti anni. Questa scossa servirà a stabilire dei limiti che non dovranno più essere oltrepassati». Lo ha afferma in una nota il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, a termine del Consiglio comunale del 30 luglio 2012
«Si tratta di un passaggio obbligato. Sappiamo - dice - che per spegnere gli altiforni ci vogliono 28 giorni, e speriamo che in sede di riesame vengano valutati i fatti concreti che danno garanzie del rispetto delle regole».
Riferendosi alla manifestazione che gli operai terranno il 2 agosto, il primo cittadino sostiene che «questa manifestazione con le famiglie è una cosa lodevole, è riuscita a richiamare l'attenzione dell'intero Paese: i lavoratori così rappresentano in modo corretto la loro ansia di perdere il lavoro. Anzi - ricorda Stefano - durante gli incontri avuti con loro in questi giorni ho registrato semplicemente attesa e fiducia con il loro appello a non lasciarli soli in questa battaglia».
comunicato stampa - Agi. Ilva Taranto: gia' al lavoro tecnici designati da tribunale
Ilva, sigilli «virtuali» agli impianti - Corrieredelmezzogiorno.it del 30 luglio 2012