Ecco la sentenza Tar che ha sospeso l'uso della pista per elicotteri su Palazzo Lombardia
Pubblichiamo il testo integrale della pronuncia del Tar che ripercorre le tappe della complessa vicenda che riguarda Regione, Comune, Enac, le norme sull’inquinamento acustico e i piani zonali di tollerabilità del rumore
01 August, 2012
Abbiamo dato ieri la notizia del ricorso al Tar vinto dai residenti della zona via Pola/M.Gioia per la questione dell’elisuperficie – chiamarlo “eliporto” forse è esagerato – collocata sull’ala sud, quella verso via M.Gioia, del complesso di edifici curvilinei che, insieme alla Torre di 160 metri, formano Palazzo Lombardia, la nuova e modernissima sede della Regione.
Oggi siamo in grado di pubblicare la sentenza integrale del Tar che, pur nella sua complessità, chiarisce tanti interrogativi riguardanti protagonisti (Regione, Enac - Ente Nazionale per l'Aviazione Civile - Comune e Infrastrutture Lombarde S.p.A.) e i termini della vicenda. Soprattutto “mette alcuni paletti” sul tema dell’inquinamento acustico e della normativa applicabile al momento in una città come Milano.
Il Tar risponde al ricorso principale dei residenti contro Enac e ad una serie di ricorsi aggiunti tra le parti, sulla legittimità delle autorizzazioni concesse per arrivare alla creazione dell’elisuperficie, i parametri di rumore e le perizie svolte sul rilevamento dell’inquinamento acustico procurato dagli elicotteri. Dopo avere dipanato più questioni preliminari, il Tar riconosce la legittimazione a contraddire Enac e il non rispetto dei limiti acustici applicabili, anche in considerazione della previsione di un traffico aereo e di utilizzo dell’elisuperficie ben maggiore di quanto previsto in origine.