Il difficile sì dell'ATO-R alla vendita delle quote TRM del Comune di Torino. Foietta annuncia le dimissioni
L'Associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti ha dato il via libera alla cessione dell'80% delle quote possedute dal Comune di Torino all'interno della società a cui è stato affidato il compito di progettare, realizzare e gestire il termovalorizzatore del Gerbido. Un voto non privo di conseguenze: al termine dell'assemblea Paolo Foietta ha annunciato le dimissioni dalla presidenza dell'ATO-R
02 August, 2012
Si è svolta mercoledì 1° agosto l'assemblea straordinaria dell'Associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti chiamata a pronunciarsi sul voto del Consiglio comunale di Torino che ha dato il via libera alla vendita dell'80% delle quote azionarie TRM possedute da Palazzo Civico. All'esame dell'ATO-R due mozioni. Tra le due, quella più delicata per Torino, proponeva una valutazione accurata dell'ipotesi alternativa che prevedeva, invece dell'80%, una vendita del 49% delle quote del Comune a fronte di un allungamento della concessione (fino a 35 anni). Il voto è stato favorevole al Comune di Torino che ha ottenuto così anche il via libera dell'ATO-R alla vendita. E' stata però una votazione dall'esito non scontato che lascia sul campo vincitori e vinti.
«Abbiamo perso ma con stile» è stato il commento di Erika Faienza, presidente del Comitato Locale di Controllo del termovalorizzatore del Gerbido. «In questa vicenda il Comune Torino non ha considerato in maniera opportuna i Comuni limitrofi e ieri se l'è votata da solo la delibera». O quasi. «C'è stata una sorpresa – ha dichirato infatti Erika Faienza - è stato il voto del Comune di Moncalieri in linea con quello di Torino contrario alla proposta che chiedeva un'analisi più approfondita sulla vendita delle quote TRM. Un atto gravissimo perché Moncalieri ha votato in modo opposto al consorzio di cui fa parte (Covar14) che era cofirmatario della mozione. Ricordo che in quella sede (assemblea ATO-R) Moncalieri è chiamato a rappresentare tutti i Comuni facenti parte del bacino e partecipa per il fatto di essere il comune più popoloso».
Le dimissioni di Foietta
Il voto dell'ATO-R ha portato come conseguenza anche l'annuncio delle dimissioni di Paolo Foietta. Il presidente dell'ATO-R alla fine dell'assemblea ha infatti annunciato le proprie dimissioni dall'incarico. Foietta ha dichiarato ad Eco dalle Città che rimarrà comunque in carica ancora il temto necessario per garantire l'ordinaria amministrazione fino ad esaurimento degli atti di gara.
«Sono cambiati i presupposti per quanto riguarda il ciclo integrato dei rifiuti - ha spiegato Paolo Foietta - Oggi abbiamo già una legge regionale, la n. 7, che dà un colpo mortale alla governance e che rende incerto il quadro salvaguardando le prerogative di Regione e Provincia in questo settore ma creando un nuovo soggetto, la Conferenza d’ambito, che non ha gli strumenti tecnici per operare. A questa situazione si aggiunge ora il fatto di non avere più il governo pubblico dell'impiantistica».
Quali scenari sono possiamo prospettarci? «E' indispensabile aumentare i controlli. Per quanto riguarda il punto di vista ambientale sono fiducioso nel lavoro degli enti preposti (Arpa, Asl), bisogna piuttosto aumentare l'attenzione sugli aspetti economici». E' ipotizzabile un aumento delle tariffe? «Gli strumenti messi in piedi con l'affidamento tuttavia rimangono invariati – ha dichiarato Foietta - Prima però avevi come interlocutore un soggetto pubblico che persegue un interesse collettivo. Con un privato questo è più complicato perché ha un obiettivo diverso, quello di generare profitto».
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