Ilva, il sindaco propone di trasferire gli abitanti del quartiere Tamburi
Il primo cittadino di Taranto propone di spostare i residenti dell'area più prossima alla fabbrica in alloggi della Marina Militare abbandonati da tempo. Un'ipotesi che potrebbe incontrare anche il favore del Governo Monti
20 August, 2012
Spostare gli abitanti del quartiere Tamburi, il più esposto all'inquinamento causato dall'Ilva. È la proposta del sindaco di Taranto Ippazio Stefàno per evitare la chiusura della fabbrica disposta dalla magistratura. L'idea del primo cittadino, più nel dettaglio, prevede il trasferimento dei residenti del cosiddetto “quartiere della morte” in alloggi militari abbandonati. Si tratta di vecchie residenze della Marina che sorgono su terreni demaniali e che, secondo Stefàno, potrebbero ospitare gli “sfollati” dell'Ilva. Le persone interessate dal trasferimento potrebbero essere diverse migliaia e il sindaco ha già chiesto al Governo di affidare al Comune di Taranto gli alloggi abbandonati e i terreni circostanti. In una intervista a La Repubblica, Stefàno ha definito l'eventuale consegna delle aree verdi da parte di Roma rappresenterebbe «un segno di attenzione per una città a cui lo Stato ha chiesto e continua a chiedere grandi sacrifici».
Secondo il primo cittadino, non si tratterebbe di una “deportazione”. L'obiettivo dichiarato, infatti, è quello di bonificare il quartiere Tamburi e riportarlo a standard adeguati di vivibilità. In attesa della riqualificazione dell'area, che in ogni caso potrebbe richiedere anni di lavoro, occorre però una soluzione alternativa per le centinaia di famiglie che vivono all'ombra delle ciminiere dell'Ilva, minacciate dalla diossina e provate dal degrado generale dell'area, in cui lo stesso ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha ammesso che non farebbe mai crescere suo nipote. L'idea di assegnare gli alloggi della Marina Militare agli abitanti di Tamburi, in realtà, non è del tutto inedita. L'aveva già ventilata il premier Mario Monti in occasione del primo incontro del tavolo tecnico che sta cercando una soluzione alla vicenda dell'acciaieria pugliese.