Revoche nuovi parcheggi: respinto ricorso contro il Comune
L’Assessorato al Demanio e Lavori Pubblici comunica il rigetto del TAR Lombardia del ricorso contro una delle revoche del Comune al Piano parcheggi. Prosegue così il cambio di rotta voluto dal Comune di Milano sulla costruzione dei nuovi parcheggi interrati e i cantieri interminabili
31 August, 2012
Il TAR Lombardia ha respinto il 31 luglio scorso il ricorso della società Alinapark srl contro il Comune di Milano per la revoca al diritto di superficie provvisorio riguardo la costruzione di un nuovo parcheggio interrato in piazza Paolo Ferrari, proprio dietro Piazza della Scala. il TAR ha respinto anche la richiesta del risarcimento danni al Comune.
Lo comunica l’Assessore al Demanio e Lavori Pubblici Lucia Castellano, considerando tale decisione della Giustizia Amministrativa “una vittoria per tutta Milano e un segnale positivo per le scelte che il Comune ha intrapreso e continuerà a intraprendere per ricucire le ferite aperte della nostra città”.
Procede infatti il nuovo approccio della Giunta Pisapia nei confronti della costruzione di nuovi parcheggi interrati e soprattutto dei tanti cantieri iniziati e mai finiti, che hanno sollevato parecchie proteste tra i residenti delle zone coinvolte. Il Comune sta infatti attuando un processo di progressivo stralcio dal PUP – il Piano Urbano Parcheggi - di numerosi progetti di parcheggi ai quali desidera dare uno stop definitivo: tra questi, via Buonarroti, piazza Lavater, piazza Fontana, via Zecca Vecchia, via Santa Maria Valle, via Washington e altri.
Con l'eccezione di quello di Piazza Bernini, in zona Piola, un progetto considerato non più revocabile.
Il generale dietrofront milanese sulla politica dei parcheggi interrati richiede però l’approvazione delle delibere di stralcio e, in molti casi, deve superare i processi amministrativi sollevati dalle società coinvolte con i ricorsi al TAR.
Nell’ultimo caso di Piazza Paolo Ferrari va aggiunto che il primo passo del ricorso al TAR contro il Comune di Milano risale al 2008, contro una decisione di revoca del temporaneo diritto di superficie a costruire un parcheggio interrato presa quindi già da parte della Giunta Moratti.