Ruota panoramica al Valentino, è già polemica. Pro Natura: “E’ un parco, non un Luna Park”
Il progetto di una ruota panoramica di 60 metri nel parco del Valentino ha fatto infuriare ambientalisti e residenti, preoccupati dall’afflusso di traffico che deriverebbe dall’afflusso dei visitatori e dallo snaturamento del Parco. Per l’Agis invece sarebbe un passo importante verso il turismo europeo
07 September, 2012
Se ne parlava già prima delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e torna a far rumore adesso: parliamo della ruota panoramica da 60 metri che potrebbe trovare posto nel Parco del Valentino, e che ha già fatto arrabbiare residenti e ambientalisti.
Massimo Piccaluga, vicepresidente regionale Agis ha presentato il progetto davanti alla Circoscrizione Otto, raccogliendo un mare di critiche. Del progetto si sa che verrebbe finanziato da una cordata di giostrai – per ora anonimi – e che costerebbe circa 8 milioni di euro. Una cifra che secondo Piccaluga verrebbe rapidamente recuperata grazie all’afflusso di turisti che si aspettano i progettisti. Peccato che sia esattamente questo l’aspetto che più preoccupa i residenti: l’aumento incontrollato del traffico e lo snaturamento del quartiere e del Parco stesso “che da giardino storico verrebbe trasformato in un Luna Park”, come si legge nella lettera aperta firmata da Pro Natura Torino.
“La Ruota Panoramica – scrive l’associaizone - verrebbe a complicare ulteriormente una situazione critica, prossima al punto di non ritorno. Tutto ciò in nome della “valorizzazione” del Valentino (valorizzazione a favore di chi?). Invitiamo a valutare con ogni cautela questa proposta, giacché essa sarebbe molto più ragionevolmente collocabile in altre aree meno critiche e con ampi spazi di parcheggio, come la spianata sterrata della Pellerina all’incrocio con corso Lecce, o l’area della Continassa ove è stata costosamente attrezzata l’Arena Rock, e invitiamo al contempo a ripensare seriamente la vocazione e il ruolo del Valentino nel contesto più ampio dei parchi cittadini”.
E voi cosa ne pensate?
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La ruota della discordia - da La Stampa del 07.09.2012 (di G. Culicchia)