Rifiuti, smog, verde pubblico: a Roma il referendum ha già 25 mila firme
Il comitato ha iniziato di nuovo la raccolta con la festa di venerdì a Piazza Farnese. La metà degli 8 quesiti riguarda l'ambiente nella Capitale
16 September, 2012
Alla fine dell’estate “Roma si Muove - Referendum per vivere meglio a Roma”, il comitato referendario promosso da Mario Staderini, Angelo Bonelli e Umberto Croppi è tornato a raccogliere firme nelle strade per poter sottoporre nei primi mesi del 2013 ben 8 quesiti referendari ai cittadini romani.
“Fino ad adesso abbiamo raccolto circa 25mila firme” ci dice al telefono Genea, una volontaria del comitato.
Metà dei quesiti proposti toccano questioni che riguardano direttamente i diritti dei cittadini dell’Urbe: l’istituzione di un registro dei testamenti biologici, il riconoscimento di pari opportunità e condizioni di accesso ai servizi delle “famiglie di fatto”, l’aumento del 3% degli aventi diritto ai servizi all’infanzia gestiti dal Comune nonché dei servizi alle persone disabili e agli anziani anche tramite il sistema di erogazione diretta di buoni alle famiglie e l’accorpamento dei diversi consigli di amministrazione di Roma Capitale sotto il controllo di un Amministratore unico. Ma ben 4 quesiti su 8 riguardano invece tematiche legate all’ambiente della città.
Il quesito numero uno riguarda i problemi del traffico, dello smog e della mobilità, ed è articolato su quattro punti. Propone in primo luogo una graduale abolizione del traffico privato nella ZTL attraverso l’incremento del car sharing nelle zone del centro e in quelle adiacenti, con percorsi obbligatori per i pullman turistici. Per il problema della mobilità pubblica due punti del quesito chiedono da una parte la modernizzazione della rete ferroviaria regionale e dei tramvie cittadine, dall’altra la definizione di corsie riservate alle linee di trasporto pubblico sulle grandi arterie, con un servizio di collegamento tra le periferie e queste affidato a “bus di quartiere”. Infine, il raddoppio delle aree pedonali e a traffico moderato, la realizzazione di almeno 400 km di piste ciclabili entro il 2015 con la diffusione di stalli per biciclette vicino alle fermate dei mezzi pubblici.
Il quesito numero due propone invece delle soluzioni per arginare la continua cementificazione e privatizzazione del litorale romano, attraverso il divieto di erigere muri che impediscano la visibilità del mare, un riequilibrio al 50% dell’estensione delle spiagge libere con quelle private, l’eliminazione di barriere che impediscano l’accesso al litorale e il divieto di costruire su questo strutture in cemento o che non siano rimovibili e temporanee. Sempre per il problema del consumo del territorio, il quesito numero sei propone la revisione del Piano Regolatore Generale e il recupero dei tessuti urbani presenti e del patrimonio edilizio esistente, considerando che secondo Legambiente gli appartamenti sfitti a Roma sono 250mila e che il Piano Regolatore del 2008 prevede la costruzione dei 66mila nuovi alloggi.
Infine, nel quesito numero otto, si fanno proposte su quello che è forse il problema più urgente per l’ambiente del Comune di Roma Capitale, ovvero quello dei rifiuti. La strategia “Rifiuti Zero” propone, in primo luogo, una riduzione dei rifiuti anche attraverso il riutilizzo dei beni di consumo recuperabili, l’adozione del sistema di raccolta “porta a porta” su tutto l’area dell’amministrazione, la costruzione di centri per il riciclo con linee di lavorazione a freddo e di impianti per la produzione di biogas e compost da rifiuti organici, nonché di una filiera industriale che lavori le materie prime ricavate attraverso il riciclo e infine una “tassa puntuale” che introduca una proporzionalità tariffaria basata sulla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dal singolo utente.
Queste le proposte portate avanti dal comitato referendario, promosso, come si legge sul sito, da “un gruppo trasversale di cittadini con esperienze diverse nella politica, nella cultura, nella scienza e nella ricerca, nell’ambiente e nel sociale”, tra le quali molte personalità come il presidente nazionale del WWF Stefano Leoni e Antonio Tamburrino, ex coordinatore del Piano strategico per la mobilità a Roma.
Dopo i Referendum Days del 1 e 2 Settembre e la Festa a Piazza Farnese del 14 Settembre nelle prossime settimane verranno allestiti nuovi banchetti in diverse parti della città, dal centro storico alle periferie.
Al di fuori di questi posti, sarà possibile apporre la propria firma dal lunedì al venerdì in ogni Municipio della città.
Severino Antonelli