Efficienza energetica in casa? I più attenti sono i maschi
Secondo un'indagine di Senaf, società del settore fieristico, oltre il 60% delle richieste di interventi di efficientamento di case e impianti proviene da una clientela maschile. I più attenti al risparmio energetico, in particolare, sarebbero gli italiani compresi tra i 32 e i 47 anni
18 September, 2012
Quando si tratta di interventi per migliorare la resa energetica della propria casa, gli uomini sono molto più attenti e interessati delle loro compagne. E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato da Senaf in occasione della prima edizione di Proenergy+ (Padova dall’11 al 13 aprile 2013), la manifestazione professionale dedicata all’impiego delle energie rinnovabili e alla progettazione per l’efficienza energetica degli edifici, che si articola in tre distinte fiere: TC+ termoidraulica clima, ER+ energie rinnovabili, RE+ rendimento energetico; ognuna delle quali dedicata all’approfondimento del settore di riferimento.
Secondo quanto raccontato dal campione di quasi 1.000 professionisti della sostenibilità nell’impiantistica e nell’edilizia intervistati da Proenergy+, infatti, oltre il 60% delle richieste di intervento 'in chiave ecosostenibile' proviene da una clientela maschile, mentre la fascia d’età più 'verde' è quella compresa tra i 32 e i 47 anni. Pochissimi però sembrano conoscere approfonditamente di cosa si parli. Infatti, per gli operatori del settore, solo il 9,2% di chi richiede un intervento di riqualificazione energetica ha una buona preparazione in materia. Nonostante la scarsa conoscenza specifica e le differenze 'di genere' e di età, energie rinnovabili e tecnologie ad alta efficienza sono ormai soluzioni largamente apprezzate e richieste dagli italiani. Affermazione che trova riscontro nel 37,8% degli operatori intervistati per cui, nel 2011, gli interventi per migliorare l’efficienza energetica hanno rappresentato oltre la metà del totale delle commesse effettuate. In particolare solare termico (76,9%) e solare fotovoltaico (52,1%) per ciò che concerne le fonti rinnovabili; seguono biomasse (20,7%) e geotermia (16,9%).
Per quanto riguarda le soluzioni per aumentare la resa energetica, invece, spiccano caldaie a condensazione (71,4%), riscaldamento a pavimento (65,3%) e pompe di calore (59,7%); seguono serramenti ad alta efficienza energetica (43,1%) e termoregolazione e contabilizzazione del calore (39,7%). Sempre secondo i dati dell’indagine Proenergy+, restringendo il campione ai soli installatori, nel 2011 il numero medio di interventi effettuati da ciascun operatore è stato di circa 52, pari a circa 1 intervento alla settimana. Dato che, se moltiplicato per il numero di imprese di installazione (nei settori riscaldamento e climatizzazione registrate su infoimprese.it, ben 82.642), fornisce una stima del numero complessivo di interventi effettuati lo scorso anno: 4.308.127. Risulta inoltre che l’introduzione dell’obbligo di certificazione energetica degli spazi abitativi ha concorso significativamente a determinate la crescita delle richieste di interventi 'ecosostenibili'.
In particolare il 57,9% degli intervistati ha riscontrato un aumento della domanda di consulenza/intervento da parte dei costruttori edili, per stabili di nuova costruzione, e ben il 64,9% ha rilevato un trend positivo sul fronte delle richieste provenienti da privati cittadini e amministratori di condominio, per ristrutturazioni. La preparazione degli operatori appare ancora da costruire: il 34,4%, infatti, non si sente completamente preparato sul piano normativo, il 26,6% sul piano dell’offerta, e ben il 40,4% non ritiene di conoscere completamente tutte le informazioni richieste dal cliente per la necessaria valutazione del rientro economico dell’investimento. (Adnkronos)