Partiti gli incentivi per l'acquisto di biciclette
Per la prima volta il Ministero prevede un contributo del 30% per l'acquisto di biciclette nuove, anche non a pedalata assistita. Sconto massimo di 700 euro. Plauso dalla Fiab che da anni chiedeva che l'incentivo fosse allargato alle bici normali. Non mancano però gli scettici: "Gli incentivi favoriscono le grandi aziende, non tanto la mobilità sostenibile". Ecco le istruzioni per accedere al contributo. E dopo i primi giorni è boom di vendite
27 April, 2009
Giunge quasi inaspettata la decisione del Ministero di allargare per la prima volta i contributi all'acquisto di biciclette anche alle classiche due ruote a propulsione muscolare. L'incentivo, che in precedenza era vincolato solo all'acquisto di biciclette a pedalata assistita, è pari al 30% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 700 euro, ed è senza obbligo di rottamazione. Il fondo messo a disposizione dal Ministero è di 8.750.000 euro da erogare nel corso del 2009.
Soddisfatta la Fiab che da anni si batte perchè gli incentivi venegano estesi alle normali biciclette: "Rivolgiamo pubblicamente un plauso al Ministero dell'Ambiente e al Presidente dell'ANCMA perché per la prima volta potranno beneficiare degli incentivi anche coloro che acquisteranno le bici normali, quelle che vanno avanti grazie alla sola forza muscolare e che fanno spostare ogni giorno migliaia di persone o consentono loro di fare cicloturismo, un business assolutamente eco-compatibile. L'iniziativa rappresenta sicuramente un importante sostegno concreto anche al mercato delle biciclette e al senso di autostima di produttori e negozianti di bici, fino a ieri esclusi dagli aiuti governativi. Speriamo che si ripetano altri interventi pubblici a supporto del settore biciclette, perché siamo certi del successo del provvedimento".
Per avere un'opinione sugli incentivi anche da chi ogni giorno ripara e vende biciclette abbiamo contattato Alberto, titolare di EcoBike di via Vassalli Eandi a Torino. "Sarebbe stato più coerente se il provvedimento fosse stato preso dal Ministero dello Sviluppo Economico e non da quello dell'Ambiente; questi incentivi favoriscono le grandi aziende, non tanto la mobilità sostenibile". "Il contributo -ne è convinto Alberto- andrà soprattutto a beneficio di chi usa la bicicletta nel tempo libero, non tanto di chi la usa come mezzo di trasporto quotidiano". Perchè? "Chi compra una bici da città spende mediamente 200-300 euro; il contributo in questo caso è minimo e in molti per queste cifre non si metteranno neanche a compilare la richiesta. Ne beneficeranno in modo maggiore le persone che acquistano bici di alta gamma. Ad esempio sull'acquisto di una mountain bike da più di 2000 euro il contributo sarà di 700 euro". Una parola anche sull'entità degli stanziamenti: "I quasi 9 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero si esauriranno ben presto, considerando che corrispondono più o meno allo 0,4% del fatturato lordo annuo dell'industria della bicicletta".
Da un rapido calcolo fatto in redazione, in cui ipotizziamo una spesa media di 300 euro a bicicletta, e uno sconto quindi di 90 euro, sarebbero circa 97 mila i beneficiari degli incentivi.
Scarica l'elenco dei mezzi a due ruote beneficiari degli eco-incentivi statali (file .excel zippato molto pesante, pazientare qualche secondo)
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11 commenti
Scrivi un commentoalex-alex-67@libero.it
12.05.2009 22:05
Lo dico da rivenditore.
E' un sistema sbagliato, l'ennesimo all'italiana.
L'ancma,le associazioni,il ministero non sanno minimamente cosa vuole dire lavorare in questa situazione e non potere esaudire il desiderio di un cliente rimettendoci la faccia spesso e volentieri.
Inoltre Olympia ha tardato a comunicare l'elenco e l'ancma ha tardato ancor di più a pubblicarlo dopo averlo ricevuto.
Scandaloso!A tutt'oggi non risulta il rivenditore Olympia.
I clienti prenotano le bici,tu le prometti poi non puoi dargliele.
Il sistema non permette di portare a termine le pratiche anche ora!
Non è ben chiaro e i rivenditori hanno difficoltà.
Il danno per i rivenditori che come me non riescono a fornire il servizio è notevole,si prenderanno i dovuti provvedimenti con chi non è stato rapido nel dare e nel registrare gli elenchi.
E' una vera vergogna!
Dario
12.05.2009 09:05
Amo la bici, ma siccome mi sono trasferito in una localita' di mezza montagna, dove strade in piano semplicemente non esistono, e siccome non sono uno di quegli atleti pompatissimi in grado di scalare le nostre strade, pensavo di acquistare una bici elettrica, per coprire i dieci chilometri per andare al lavoro, con pendenza media del 4%. Dite che con una bici elettrica ce la posso fare?
Federico Vozza
05.05.2009 15:05
E' un file excel zippato. Purtroppo, per la sua pesantezza, occorre aspettare qualche secondo perchè venga scaricato. Grazie per la segnalazione.
Federica
04.05.2009 12:05
Non riesco ad aprire l'elenco dei mezzi a due ruote beneficiari degli eco-incentivi statali. Con che programma è possibile farlo?
Grazie
Federico Vozza
04.05.2009 10:05
La detrazione è valida per le bici acquistate dopo il 22 aprile 2009. Il modulo si consegna direttamente al rivenditore.
Joshua1965
30.04.2009 11:04
Ma la detrazione da quando è valida?
...Ho acquistato una bicicletta giusto un mese fa...
A chi devo eventualmente presentare il modulo per la richiesta del contributo?
Adri Ann
29.04.2009 17:04
L'iniziativa del Ministero è lodevole e l'accordo è più intelligente del precedente secondo il quale per avere un incentivo all'acquisto di una bici dovevi rottamare un ciclomotore. Ma chi rottamerebbero il ciclomotore con cui va a lavorare per una bici che non potrebbe usare per lo stesso scopo visto che mancano piste ciclabili e che i comportamenti scorretti degli automobilisti vengono raramente perseguiti?
Io mi sono comprata una bici da trasporto e sono più che contenta del risparmio che è stato proprio del 30% e non del 10, come qualcuno ha scritto, visto che avevo già provato a comprare lo stesso modello a Natale e avevo rinunciato.
Ora si muovano i comuni e, se non hanno soldi per le piste ciclabili, comincino ad aiutarci con le azioni a costo zero. Possono cambiare i regolamenti comunali per legittimare chi usa la bici a posteggiarla nei cortili condominiali, possono consentire la circolazione delle bici sui marciapiedi sufficientemente larghi, possono aumentare il numero delle strade con il limite di circolazione a 30km/h e perseguire più spesso gli automobilisti che lo ignorano.
caiofabricius
29.04.2009 13:04
Considerato che il prezzo di listino è sempre stato un pro-forma, il vero sconto all'utilizzatore si riduce intorno al 10%, il resto è finanziamento all'industria soprattutto degli indesiderabili motorini , rumofetidi e fonte di ogni furbettosità negaregole urbana. Finanziamento e quindi nuove tasse coatte per chi non interessa cambiare maghina, motorino o anche la bici .
Parafrasando il penultimo duce, l'itaglia è una (bananas)repubblica di 50 milioni di (baion)bicicl- ette. Ma 49 milioni e mezzo stanno in cantina (le bici, dico eh!)
Per USARLE QUOTIDIANAMENTE LO SAPPIAMO TUTTI COSA SERVE...
Tra gli ultimi articoli di sintesi ecco anche che lo sanno e lo ribadiscono in Irlanda....
..." Come scrive The Irish Times, il governo vorrebbe realizzare delle piste ciclabili dirette a tutte le scuole del paese, vicino alle quali il limite di velocità sarà abbassato a 30 chilometri orari. Per favorire l'interscambio tra biciclette e mezzi pubblici, saranno costruiti nuovi parcheggi per bici vicino alle stazioni, mentre treni e autobus saranno adibiti al trasporto di mezzi a due ruote.
Infine, il traffico dovrà adattarsi alle esigenze dei ciclisti: gli incroci più importanti delle grandi città saranno ridisegnati tenendo conto anche dei mezzi più lenti, mentre le strade e le corsie riservate agli autobus saranno ridotte per fare spazio a nuovi percorsi ciclabili.
"Fa bene all'ambiente, fa bene alla salute. Ma allora perché gli irlandesi non vanno in bici?", commenta Fiona McCann sulle stesse pagine. "Il tempo forse non è dei migliori in Europa, ma ad Amsterdam - dove le condizioni meteorologiche sono simili - i ciclisti sono il 30 per cento contro il 3 per cento di Dublino.
Secondo Ciaran Fallon, il nuovo assessore alle biciclette di Dublino, l'ostacolo maggiore è la percezione del rischio. "Per convincere la gente a usarla, bisognerà fare in modo che la bici sia considerata un mezzo sicuro".
Marco De Mitri
29.04.2009 12:04
Sono d'accordo con Alberto di EcoBike, si tratta sostanzialmente di un aiuto all'industria della bicicletta "mascherato" da iniziativa per la mobilità sostenibile (è la stessa cosa successa per i contributi auto).
In ogni caso, meglio di niente, è pur sempre un (piccolo) aiuto a chi si muove in modo sostenibile. Forse nessuno cambierà il modo di spostarsi grazie a questa iniziativa, ma almeno saranno premiati quelli che già usano la bici.
Per approfondimenti sulle iniziative in tema di mobilità sostenibile:
http://www.marcodemitri.it/
Silvana
28.04.2009 10:04
Resta il problema delle piste ciclabili e della sicurezza...
redattore paolo h
28.04.2009 10:04
Purtroppo non ho mai comprato una bici nuova e credo che non la comprerò mai causa furti