Smog, blocco Euro 3: davvero Torino ci riprova?
Nelle prossime settimane si tornerà a parlare di smog, e soprattutto di come fare a contenerlo. Il tentativo di bloccare i diesel Euro 3 a Torino e nell'hinterland era già andato in fumo a febbraio scorso, ma la proposta tornerà sul tavolo di discussione per la nuova stagione. Ma solo accanto a misure strutturali e a patto che sia condivisa...
21 September, 2012
Di un possibile blocco degli Euro 3 a Torino si parlava già a febbraio scorso, ma dal vertice anti smog convocato in Provincia era arrivata la fumata nera: "Preferisco procedere per passi più piccoli ma attraverso lavoro di gruppo e misure strutturali piuttosto che fare il Masaniello in solitaria" ci aveva detto Lavolta al termine dell'incontro. L'unico risultato concreto emerso dall'incontro, la promessa che tutti i Comuni dell'hinterland si sarebbero adeguati entro novembre alla delibera regionale 2009 che limita la circolazione degli Euro 2.
Sul giornale di questa mattina, venerdì 21 settembre, La Repubblica titola: "Smog, l’hinterland si muove pronti a bloccare gli Euro 3". (Vedi articolo fondo pagina). Ma allora cos'è cambiato? Sostanzialmente nulla. Alcuni comuni hanno avviato i primi contatti con Fassino per capire il da farsi, e a breve dovrebbe essere convocato un nuovo vertice per ridiscutere i piani per la prossima stagione. Torino rilancerà il blocco degli Euro 3, ma sempre a condizione che le misure siano condivise, per evitare le solite macchie di leopardo, di cui si parla dal vertice delle Quattro Regioni con il Ministro Clini. "Va benissimo condividere linee di indirizzo e misure strutturali - commenta Marco Grimaldi - però la qualità dell'aria non aspetta. Ma questa non è una novità: la mozione che avevamo presentato a dicembre, approvata dal Consiglio comunale, quest'urgenza la conteneva già e i provvedimenti che si possono adottare non si limitano agli Euro 3: Ztl allargata, Zone 30, riduzione della velocità, c'è tanto da fare: la condivisione con gli altri Enti, per quanto giusta, non deve diventare un alibi per non cominciare".
Gli impegni del Comune...
In seguito alla mozione, il Sindaco e la Giunta erano stati ufficialmente impegnati a: proseguire la politica di pedonalizzazione nella zona storica centrale entro la fine del mandato; avviare nei quartieri limitrofi al centro, San Salvario e Vanchiglia, la realizzazione di un progetto sui borghi sostenibili (valorizzazione del commercio di quartiere, aumento delle piste ciclabili, zone 30 e pedonalizzazioni); informare la cittadinanza quotidianamente nei periodi di sforamento dei limiti, con appelli all’uso moderato dell’auto privata; presentare nel più breve tempo possibile misure per la gestione straordinaria e congiunturale delle fasi più alte dell’inquinamento atmosferico - ad oggi completamente assenti - e per gli sforamenti dei limiti di Pm10 nell’aria torinese; pianificare il Bici Plan, previsto dal PUMS, entro l’inizio del 2012; organizzare un calendario di eventi di comunicazione-animazione civile e sociale, prevedendo anche blocchi programmati e cadenzati delle auto, per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e dei mezzi non a motore (biciclette, pattini in linea, monopattini); incrementare il perimetro della Zona Blu (parcheggi a raso a pagamento); presentare entro gennaio 2012 la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico locale aumentando il numero e i passaggi delle linee forti, con un’idonea sostituzione di mezzi, razionalizzando le linee che hanno percorsi simili a partire da quelle coincidenti nei tratti centrali, e promuovendo l’uso del trasporto pubblico salvaguardando prima di tutto gli abbonamenti e la fidelizzazione dei cittadini; rendersi immediatamente disponibile – col tavolo provinciale – a intensificare i controlli dell’ordinanza in vigore che limita il traffico dei diesel più inquinanti.
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