Discarica a Monti dell'Ortaccio: per i tecnici della Regione Lazio "non s'ha da fare"
Alla vigilia della decisiva Conferenza dei servizi, gli incaricati regionali ai rilievi danno notizia della presenza di una falda acquifera proprio sotto all'area. Anche l'Ue è pronta a intervenire
23 September, 2012
La discarica a Monti dell’Ortaccio, allo stato attuale, non si può proprio fare. Così la pensano i tecnici della regione Lazio che hanno preparato un dettagliato rapporto che verrà anch’esso consegnato domani (come il dossier stilato dal presidente del Muncipio Xv Gianni Paris) alla Conferenza dei servizi.
L’elenco dei problemi riscontrati al progetto è lungo, in sintesi secondo gli esperti la discarica finirebbe per galleggiare nell’acqua: proprio sotto l’area individuata c’è una falda scoperta durante gli scavi. Un’altra falda, più sotterranea, in alcuni punti è affiorata, in altri è al limite dei metri previsti dalla legge. Inoltre nel progetto vengono presentate le misurazioni relative solo al mese di agosto (periodo di siccità), ma mancano quelle relative alle altre stagioni dell’anno, come manca la cartina geologica. E’ chiaro ormai ai tecnici della Regione che se si autorizzasse la discarica mancherebbero i famosi due metri previsti dalle norme tra l’argilla e la falda acquifera. In più c’è il problema annoso degli elettrodotti e degli oleodotti vicinissimi all’area: la convivenza tra loro e la discarica per ora è impossibile.
Dunque ci si giocherà tutto domani mattina: prefetto, comune, provincia, regione e rappresentanti dei municipi interessati metteranno sul tavolo tutte le problematiche e le necessità varie riguardo a questa soap opera che ormai da settimane pende come una spada di Damocle sulla Capitale. E da Bruxelles, l’Ue ha ripreso a vigilare.
2 commenti
Scrivi un commentodamiano
24.09.2012 08:09
Monti dell'ortaccio non ha soltanto "un ostacolo idrogeologico o archeologico". Si trova a poche a 600 metri da quella che è stata per trent'anni la più grande discarica d'Europa e tutta la zona circostante è stata compromessa in maniera seria. Chi si ostina a negare questo, è in malafede.
Non si può far ricadere il risparmio dei romani sulla TARSU sempre e solo agli stessi cittadini di quella zona che ha già dato molto all'intera città di Roma.
cosimo
24.09.2012 06:09
romani preparatevi!! siccome SEMPRE si troverà un ostacolo idrogeologico o archeologico in QUALUNQUE sito di Roma che succederà? I rifiuti verranno "esportati" con "ovvio" aumento della tariffa rifiuti. Alemanno cercherà di ritardare tale aumento fino alle elezioni municipali ma poi sia che resti lui sia che venga un altro in attesa del sol dell'avvenire della differenziata porta a porta (anche essa super costosa) tale aumento ci sarà!