Ilva, proposta la produttività al minino. Il Gip di Taranto boccia anche questa ipotesi
Terzo parere negativo dopo quello tecnico dei "custodi giudiziari" e della Procura. Il piano aziendale da 400 milioni per il risanamento degli impianti ritenuto insufficiente. «I beni in gioco - salute, vita e ambiente, ma anche il diritto ad un lavoro dignitoso ma non pregiudizievole della salute di un essere umano - non ammettono mercanteggiamenti»
26 September, 2012
Patrizia Todisco, il gip del tribunale di Taranto, ha respinto il piano di interventi proposti dall'Ilva che aveva lo scopo di mantenere una minima capacità produttiva degli impianti sequestrati. Parere negativo anche sul piano aziendale da 400 milioni per il risanamento degli impianti. Analogo giudizio aveva espresso già la Procura.
«I beni in gioco - salute, vita e ambiente, ma anche il diritto ad un lavoro dignitoso ma non pregiudizievole della salute di un essere umano - non ammettono mercanteggiamenti». Scrive così il gip di Taranto nel provvedimento di 15 pagine col quale ha respinto il piano presentato dall'azienda di interventi immediati.
«Avevamo formulato una parere che almeno al momento ha trovato accoglimento» ha commentato il procuratore di Taranto, Franco Sebastio. Nel decreto odierno il gip fa proprio gran parte del parere negativo espresso dalla Procura sulle richieste aziendali e le indicazioni date dal tribunale del riesame nell'agosto scorso.