Detrazione 55%, per i costruttori dovrebbe diventare permanente
L'Associazione nazionale dei costruttori Ance chiede di stabilizzare il bonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Proposta inoltre l'introduzione di una soglia minima di efficienza al di sotto della quale vietare la compravendita e l'affitto delle case
27 September, 2012
Ance, l'Associazione nazionale dei costruttori edili, che ha presentato, nel corso di un'audizione al Senato, le proprie osservazioni alla bozza di Strategia energetica nazionale. Prima di tutto, i costruttori chiedono, come già aveva fatto la Confindustria insieme ai sindacati, di rendere permanente la detrazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Stabilizzare il bonus efficienza servirebbe, secondo gli imprenditori edili, per rilanciare il settore delle costruzioni, pur se, ammette Ance, con uno sforzo economico da parte dello Stato. A questo proposito, il suggerimento è di contenere la spesa pubblica fissando nuovi tetti massimi agli importi detraibili, oppure di diversificare le aliquote in base al risparmio energetico dell'intervento effettuato.
Oltre alla conferma permanente della detrazione, l'associazione chiede al legislatore di inasprire le norme esistenti in materia di certificazione energetica degli edifici. Prima di tutto, la redazione dell'Ace (Attestato di certificazione energetica), dovrebbe diventare obbligatorio per tutte le unità immobiliari, e non solo in caso di compravendita o locazione, come previsto dalle leggi vigenti. L'esito dell'audit energetico, inoltre, dovrebbe diventare, secondo i costruttori, parte integrante dei dati catastali dell'immobile.
Sempre in materia di certificazione, Ance propone inoltre di vietare la vendita o l'affitto delle case che non raggiungono almeno una certa soglia minima di efficienza. Potrebbe trattarsi, precisa l'associazione, di una norma da introdurre nel medio o lungo periodo (non prima del 2020-2050), che consentirebbe di recuperare l'agibilità degli edifici solo dopo opportuni interventi di riqualificazione energetica. Per quanto riguarda infine la sostenibilità generale delle città, i costruttori chiedono di stabilire delle norme comuni di validità nazionale, utilizzando strumenti come le politiche per le Smart city e il Piano città recentemente approvato.