Ilva, riesame dell'Aia: terminato il lavoro del gruppo istituito dal Ministero
Concluse le attività del gruppo di lavoro istituito dal Ministro dell’Ambiente Clini per predisporre entro il 30 settembre la documentazione di supporto alla stesura del parere tecnico che dovrà essere emanato dalla commissione ministeriale competente ai fine del riesame dell’AIA dello stabilimento Ilva di Taranto rilasciata il 4 agosto 2011. Il comunicato del Ministero dell'Ambiente
28 September, 2012
Il comunicato del Ministero dell'Ambiente:
Si sono concluse venerdì 28 settembre le attività del gruppo di lavoro istituito dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini con il mandato di predisporre entro il 30 settembre la documentazione di supporto alla stesura del parere tecnico che dovrà essere emanato dal “Gruppo Istruttore” della commissione ministeriale competente in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai fine del riesame dell’AIA dello stabilimento Ilva di Taranto rilasciata il 4 agosto 2011.
Il gruppo di lavoro, istituito il 24 agosto 2012, è composto da alcuni dei massimi esperti in materia di tutela ambientale, rappresentati dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, di ISPRA, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, dei Comuni di Taranto e Statte e dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Puglia (ARPA).
Il riesame era stato disposto dal Ministro Clini, sulla base:
- delle perizie chimico-fisica ed epidemiologica trasmesse al Ministero dalla Procura della Repubblica di Taranto nel febbraio scorso;
- della decisione della Commissione Europea del 28 febbraio 2012 che ha stabilito le migliori tecnologie disponibili (BAT) per le produzioni siderurgiche in Europa, ed i relativi obiettivi di qualità ambientale da rispettare a partire dal 2016;
- dei dati trasmessi nel febbraio 2012 al Ministero dalla Regione Puglia in merito al monitoraggio ambientale del benzoapirene nell’area di Taranto;
- delle decisioni del TAR di Lecce, che ha accolto il ricorso di ILVA contro alcune delle prescrizioni stabilite dalla AIA del 4 agosto 2011.
La documentazione predisposta dal gruppo di lavoro, che fa riferimento alle “aree a caldo” ed ai parchi minerali dello stabilimento ILVA, individua gli obiettivi e le modalità per:
- adeguare da subito lo stabilimento ILVA di Taranto alle decisioni della Commissione Europea del 28 febbraio 2012 in materia di applicazione delle BAT negli impianti siderurgici europei, in anticipo rispetto alla scadenza prevista del 2016
- applicare in modo puntuale le misure previste dal piano di risanamento della qualità dell'aria adottato dalla Regione Puglia, con particolare riferimento alla prevenzione dell’inquinamento nel quartiere Tamburi;
- recepire gli obiettivi indicati dal GIP di Taranto per l’eliminazione dei pericoli per l’ambiente e per la salute.
Il Gruppo Istruttore è stato convocato il prossimo 9 ottobre ed il parere tecnico sarà emanato entro il successivo 11 ottobre. La Conferenza dei Servizi per la conclusione del procedimento, alla quale partecipano la Regione Puglia e gli Enti Locali, si terrà entro il 16 ottobre 2012.
Il riesame dell’AIA disporrà una drastica riduzione del carico di inquinanti rispetto all’AIA del 4 agosto 2011, con particolare riferimento alle emissioni di polveri e di benzopirene sia diffuse che convogliate.
Con un successivo provvedimento, ancora in fase istruttoria, verrà aggiornata l’AIA del 4 agosto 2011 in riferimento alle misure ulteriori da adottare per il risanamento delle discariche interne allo stabilimento, la gestione dei rifiuti e la protezione della qualità ambientale delle acque.
Il Ministro Clini ha ringraziato il gruppo di lavoro, ed ha rilevato con soddisfazione che gli esperti hanno risposto “presto e bene” al mandato ricevuto: “Sono stati affrontate in modo trasparente e con competenza tutte le complesse questioni tecniche aperte, senza lasciare margini alle molte sollecitazioni per il rinvio e per i cosiddetti ulteriori approfondimenti: abbiamo già visto che i quasi cinque anni per l’AIA precedente, con 462 prescrizioni, hanno avuto un esito contraddittorio e “opaco” messo in evidenza dai pronunciamenti del TAR e dalla Procura della Repubblica di Taranto. L’Autorizzazione Integrata Ambientale deve essere un documento chiaro ed esplicito, che definisca con precisione le responsabilità di ogni parte coinvolta, ognuna per la sua competenza.”