Bus tagliati, scatta la seconda fase: corse ogni 30 minuti dalle 21 alle 24
Dal 1° ottobre i tagli alle corse colpiscono la fascia serale: da un lato GTT e Comune hanno deciso di spostare l’inizio del servizio serale dalle 20 alle 21 (prendendo atto che "le esigenze della clientela si sono modificate") dall'altro, a partire dalle 21, vengono eliminate diverse corse a favore di "una standardizzazione dei passaggi"
01 October, 2012
Dallo scorso 12 settembre i torinesi hanno già dovuto fare a meno di 480 corse di bus e tram dalle 6 alle 20. Da oggi, 1° ottobre, scatta un ulteriore taglio delle corse nella fascia serale: se da un lato l'Amministrazione ha deciso di spostare l’inizio del servizio serale dalle 20 alle 21, prendendo atto che "le esigenze della clientela si sono modificate negli anni e le statistiche rilevano un aumento dell’uso del mezzo pubblico più spostato verso il tardo pomeriggio", a partire dalle 21 vengono eliminate diverse corse a favore di "una standardizzazione dei passaggi serali più facile da memorizzare e di conseguenza più fruibile". Nello specifico, per la fascia oraria dalle 21 alle 24 è stato adottato l’intervallo di 15 minuti per la linea 4 (che da mezzanotte all'una viaggerà ogni 30 minuti) e, per tutte le altre linee (tranne poche eccezioni), l’intervallo standard di 30 minuti.
Su base annuale le modifiche al servizio adottate a Torino tagliano quasi 9 milioni di chilometri sui 53 finora percorsi dai mezzi di Gtt, producendo un risparmio di circa 10 milioni di euro. "Il numero dei passaggi si adatta al numero dei passeggeri", recita la campagna di comunicazione del Comune e di GTT. Messaggio mal digerito da molti, tra cui Legambiente "Celebrare come un successo il taglio di oltre il 15% del servizio di trasporto pubblico è quanto mai curioso –ha dichiarato Federico Vozza, presidente del circolo torinese di Legambiente Molecola- La realtà parla di un’amministrazione spinta a mettere una toppa ai pesanti tagli regionali al tpl e che non è riuscita né a far lobby nei confronti della Regione né a mettere in campo soluzioni alternative. Ascoltiamo quotidianamente la litania secondo cui la “politica deve esser capace di scelte coraggiose”. Lo stesso principio dovrebbe valere anche nel campo dei trasporti. Nella vicina Milano, dove evidentemente il tpl gode anche a livello regionale di una maggiore considerazione, gli introiti generati dall’Area C hanno permesso di non ridurre il servizio e, anzi, di incrementare le corse su diverse linee. Cosa aspetta ancora Torino per sperimentare una misura analoga?".