Qualità dell'ambiente urbano, il Rapporto ISPRA 2012
Eccessivo consumo di suolo e siti inquinati restano i problemi più gravi, ma nemmeno dal fronte mobilità e smog arrivano buone notizie. L'Italia resta il Paese europeo con più auto pro capite e gli sforamenti del pm10 sono all'ordine del giorno, soprattutto nel Nord. Una nota positiva emerge invece in tema di acqua, sia per quanto riguarda la depurazione che per i consumi
02 October, 2012
Una fotografia di 51 città per capire in che direzione si muove l'Italia, dal punto di vista dell'ambiente e della qualità del vivere urbano. E' ciò che propone l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) nell'VIII Rapporto sulla qualità dell'ambiente urbano, edizione 2012, presentato a Roma.
Eccessivo consumo di suolo e siti inquinati restano i problemi più gravi, ma nemmeno dal fronte mobilità e smog arrivano buone notizie. L'Italia resta il Paese europeo con più auto pro capite e gli sforamenti del pm10 sono all'ordine del giorno, soprattutto nel Nord.
Una nota positiva emerge invece in tema di acqua, sia per quanto riguarda la depurazione che per i consumi: nella maggior pare delle città infatti, i reflui sono dotati di depuratore per oltre il 90% e il valore medio del consumo di acqua per uso domestico è diminuito negli ultimi dieci anni di circa il 20% (66,7 metri cubi a testa).
Scarica il Rapporto ISPRA 2012 completo
Dall'introduzione al Rapporto Ispra 2012 (di Tommaso Sodano)
Le città possono fare moltissimo nell’invertire il senso di marcia delle politiche globali e rappresentano un fattore strategico per la crescita e la competitività del Paese, per permettere di conseguire una qualità diffusa del vivere delle collettività. Un esempio fra tutti, la riduzione delle emissioni climalteranti: le città sono uno dei soggetti “chiave” nella riduzione della CO2, visti i consumi di energia registrati nelle aree urbane nei settori edilizia e trasporti. Secondo le stime condotte a livello mondiale circa due terzi della domanda finale di energia è collegata ai “consumi urbani” e fino al 70% delle emissioni è generato nelle città.
Lo stile di vita delle città è quindi evidentemente parte della soluzione. La volontà delle città, in particolare quelle italiane, ad impegnarsi nella lotta ai cambiamenti climatici è per altro
testimoniata da un’iniziativa come quella del Patto dei Sindaci che vede oltre 2000 comuni italiani impegnati nella redazione di piani per la riduzione delle emissioni di CO2.
I dati contenuti in questa ultima edizione del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano ci riferiscono, nonostante i limiti imposti dall’attuale momento congiunturale, un costante impegno a livello locale verso scelte orientate alla sostenibilità, seppur con differenze a livello territoriale. Ad esempio, sul fronte della mobilità si è registrato nell’ultimo quinquennio analizzato in molti comuni
una diminuzione del numero di auto private in circolazione con un aumento dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico; complessivamente diminuisce la produzione dei rifiuti ed aumenta il valore della raccolta differenziata; il trend dei consumi di acqua per uso domestico è in generale calo nelle 51 città analizzate.
Certamente il lavoro da svolgere è ancora molto, in particolare se si riflette su quanto i fenomeni atmosferici sempre più estremi evidenzino, qualora ce ne fosse il bisogno, la necessità di una gigantesca opera di riqualificazione del territorio, di risanamento ambientale, che possa anche prevenire i guasti provocati da una scarsa cultura di attenzione alla qualità nella crescita urbana. La sfida è quindi sulla qualità delle scelte per fare sempre più delle nostre città luoghi nei quali
ambiente e sviluppo possano coniugarsi.
L'elenco delle 51 città oggetto di analisi: Torino, Novara, Aosta, Milano, Monza, Bergamo, Brescia, Bolzano, Trento, Verona, Vicenza, Venezia, Padova, Udine, Trieste, Genova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Rimini, Firenze, Livorno, Arezzo, Prato, Perugia, Terni, Ancona, Roma, Latina, Pescara, Campobasso, Napoli, Salerno, Foggia, Bari, Taranto, Brindisi, Andria, Potenza, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Sassari, e Cagliari.