Referendum “Roma Sì Muove”: prorogato fino al 15 ottobre il termine per la raccolta firme
Va avanti fino al 15 ottobre la raccolta firme degli otto referendum cittadini su mobilità, ambiente, diritti e riduzione dei costi della politica promossa dal Comitato di Roma Sì Muove
08 October, 2012
Severino Antonelli
“Roma Sì Muove”, il comitato promosso da Umberto Croppi, Mario Staderini e Angelo Bonelli per portare all’attenzione dei cittadini romani e della futura classe dirigente delle capitale otto quesiti referendari consultivi ha deciso di prorogare di dieci giorni il termine ultimo della raccolta firme, che era stato fissato per venerdì 5 ottobre.
Tale scelta è stata motivata dall’organizzazione dopo aver messo in evidenza la settimana passata che il numero necessario di autenticatori messi a disposizione dal Comune per raggiungere la soglia delle 50mila necessarie entro la scadenza di venerdì scorso e far sì che i quesiti potessero essere sottoposti al voto era insufficiente.
Secondo quanto scritto in un appello parzialmente pubblicato su Repubblica, il comitato ha ritenuto opportuna questa deroga per far sì che le 40mila firme già raccolte e i 400 volontari che in questi tre mesi si sono impegnati in prima persona fossero “la migliore risposta agli scandali di Comune e Regione”, e per ottenere questo risultato ha chiesto l’aiuto di tutte le forze politiche e sociali, ed in modo particolare dei circoli romani del Partito Democratico e dei suoi dirigenti e consiglieri, che potrebbero svolgere le funzioni di autenticatori.
«Il nostro obiettivo è riuscire ad ottenere anche un 10% in più di firme, per stare più sicuri nel caso ci fossero problemi di autenticazione» dichiara al telefono Riccardo Magi, Segretario dei Radicali Roma e tra coloro che in questi mesi ha organizzato la raccolta firme sul territorio del Comune. «In questi ultimi giorni - ha continuato Magi - il numero di persone che si fermano per strada ai banchetti sembra essere aumentato, tanto che abbiamo già toccato la soglia approssimativa di 42mila, 43mila firme. L’appello dei promotori al PD però, purtroppo, sembra rimasto inascoltato. Alcuni circoli del Partito Democratico si sono mossi autonomamente per dare una mano e membri del partito come la Concia, Civati e Giacchetti hanno dato il loro appoggio personale, ma il partito non ha fatto nessuna dichiarazione né ha dato direttive ufficiali per aiutare, in questi ultimi giorni di campagna referendaria, il comitato, il cui obiettivo primario rimane quello della sensibilizzazione della prossima amministrazione comunale a tematiche su cui gli stesi cittadini saranno chiamati ad esprimersi se i referendum potranno essere sottoposti al loro giudizio».