Ilva, le attività di spegnimento degli altiforni
Proseguono le attività di spegnimento dell’Ilva sotto la guida dei custodi giudiziari. L'altoforno 1, il più vecchio dello stabilimento Ilva di Taranto sarà il primo a spegnersi. Per l’altoforno 5, il più grande d’Europa con un’altezza massima di 40 metri, fa sapere l'Ilva, lo stop è previsto per il 2015
09 October, 2012
“Dal 30 luglio il personale delle aree sequestrate è a disposizione dei custodi per le operazioni prescritte. E tutte le attività sono comunicate tempestivamente ai custodi giudiziari". Lo ha dichiarato Adolfo Buffo, direttore tecnico dello stabilimento Ilva, che ha elencato una serie di interventi in corso e in programma. “Tutte le disposizioni di natura gestionale prescritte dalla Procura il 6 settembre scorso per le cokerie sono state realizzate e comunicate ai custodi. Sull'ultimatum della magistratura Buffo ha poi aggiunto: “noi riteniamo di aver avviato le procedure di spegnimento degli altiforni, Afo 1 e Afo 5. Poi bisogna intendersi su cosa significa avviare le procedure di spegnimento. Non spettano a me considerazioni che non siano di carattere tecnico”.
Il primo a spegnersi sarà l'altoforno 1, il più vecchio dello stabilimento Ilva di Taranto
L'altoforno 1 (Afo 1) sarà spento entro il 1 dicembre 2012. Dell'Afo 1 sono già state definite le misure per spegnere in sicurezza le batterie 5-6. "Abbiamo anche ordinato 100 dischi ciechi – ha aggiunto Buffo – per chiudere le batterie e stiamo assegnando lo studio per la loro ricostruzione”.
È stato affidato l’incarico – ha puntualizzato il direttore – alla società "Paul Wurth", che si occuperà anche del progetto per ricostruirlo”. La società "Paul Wurth" ha inoltre ricevuto l’incarico il 4 ottobre scorso dall’Ilva di progettare lo spegnimento dell’altoforno 5, il più grande d’Europa con un’altezza massima di 40 metri. La 'Paul Wurth' ha cominciato a raccogliere i disegni della struttura dell’altoforno, che venne costruito negli anni Ottanta dai giapponesi della Nippon Steel. “E’ il più recente degli altiforni in funzione – ha poi spiegato – e sarà fermato il primo luglio 2015. La sua ricostruzione si concluderà sei mesi dopo, il 31 dicembre 2015. Nello stesso periodo sono previste, per lo stesso impianto, la depolverazione del campo di colata e la condensazione dei vapori della loppa”.
Riduzione dei cumuli dei parchi. Alla data del 22 settembre 2012, la giacenza risulta essere di 1.700 Kt
“Quanto al presunto ritardo accusato dalla regione Puglia nella riduzione dei cumuli dei parchi, – fa sapere l’Ilva di Taranto – non è nulla di vero, la richiesta è stata subito attuata. Nel 2011 la giacenza media è stata di circa 2.100 Kt. Alla data del 22 settembre la giacenza risulta essere diminuita a 1.700 Kt”.
“Nei giorni di vento (wind days) durante la cottura del coke si è riscontrata una riduzione del 10% delle emissioni di B(a)P benzo(a)pirene. Peraltro tale misura è applicata tutti giorni e non solo nei wind days a seguito della disposizione del 7/09/2012 dei custodi giudiziari. ILVA ridurrà del 10% (rispetto ad una giornata tipo) la quantità totale di minerali e fossili movimentati dai parchi minerali per una durata di wind days fino a tre giorni. Le attività di filmatura dei cumuli e di bagnatura delle piste sono state già raddoppiate. E’ stata applicata inoltre la riduzione del 50% della velocità massima dei veicoli sulle piste interne dei parchi. Riduzione del 10% delle emissioni convogliate rispetto ad una giornata tipo. Con una nota tecnica abbiamo spiegato che è possibile rispettare tale richiesta soltanto riducendo del 10% la produzione. Oggi la produzione da altoforno è già al livello minimo tecnico.”
Avviate la progettazione delle centraline di monitoraggio al perimetro dello Stabilimento.
“Nel corso degli incontri tra Arpa e Ilva è stato definito il protocollo per l’installazione delle centraline e della relativa strumentazione. ILVA ha tempestivamente redatto le specifiche tecniche e d’acquisto delle centraline; tali specifiche sono state trasmesse ai custodi per l’approvazione.
Infine, tutte le altre attività relative ai Parchi minerali, compresa la possibilità di copertura totale o parziale, sono oggi all’esame della Commissione AIA ed è già stato affidato incarico a una società specializzata per
proporre un progetto di fattibilità”.
Di seguito una breve scheda delle attività - lagazzettadelmezzogiorno.it del 9 ottobre 2012
Parchi minerali: dal 17 settembre è stato dato incarico alla Paul Wurth per la copertura. Il progetto esecutivo sarà consegnato dalla società entro la fine dell’anno; il completamento dei lavori di copertura entro il 31 marzo 2016.
Parchi primari: i custodi hanno chiesto di abbattere la giacenza del 20%. Buffo ha riferito che c'è stata una riduzione del 10%, da circa 2 milioni di tonnellate ad un milione e 600 mila tonnellate, per cui l’altezza massima attuale dei parchi primari è di 13,5 metri. L’Ilva, ha aggiunto Buffo, ha potenziato tutte le attività di natura gestionale, quali ad esempio l’aumento della filmatura dei cumuli di minerali, la bagnatura delle piste interne e la riduzione del 50% della velocità dei mezzi dentro la fabbrica.
Acciaieria: previsto un sistema di aspirazione desolforazione della ghisa in siviera (tra l’1 giugno 2013 e il 31 maggio 2014) e, per l’acciaieria 1, soprattutto la captazione di fumi dal tetto (1 dicembre 2012-30 novembre 2013);
Gestione Rottami Ferrosi (Grf): è stato affidato il mandato ad alcune società per lo studio della copertura. Due – la tedesca Ecoplant e la Danieli – hanno già risposto; l'intervento è previsto entro il 31 dicembre 2013. In fase di realizzazione la copertura del convertitore 2, che sarà consegnata il 10 novembre; poi bisognerà coprire gli altri due convertitori.
Sistema di monitoraggio ambientale: i custodi hanno previsto 10 centraline dentro la fabbrica e lungo il perimetro. L’Ilva sta valutando le offerte di forniture: tempo complessivo previsto, otto mesi.
Diossina: l’azienda ha installato sul camino E312 un misuratore per il campionamento continuo delle emissioni e attende l’ok dei custodi per attuare il protocollo tecnico suggerito dall’azienda fornitrice.
Videosorveglianza: definito l’acquisto di videocamere per la sorveglianza nelle aree sotto sequestro. Le videocamere sono state già ordinate; arriveranno entro otto mesi.