Rilascio Aia Ilva. Nicastro: “Strumento duttile non pietra tombale”
Secondo assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, con la definizione dei punti della nuova aia dell’Ilva di Taranto “si parla, di un passo, non del punto di arrivo che sarà invece costituito dal provvedimento di Autorizzazione. Strumento duttile in relazione alle eventuali evidenze che, emergeranno dalla valutazione sanitaria dell'inquinamento
13 October, 2012
“Registro con piacere il passo avanti fatto in queste ore con la definizione dei punti che dovrebbero rientrare nel provvedimento di riesame dell'Aia per lo stabilimento Ilva di Taranto. Devo tuttavia dire che di questo si parla, appunto, di un passo, non del punto di arrivo che sarà invece costituito dal provvedimento di Autorizzazione. Un provvedimento che non è una specie di pietra tombale che chiude definitivamente una vicenda ma che, invece, deve essere duttile soprattutto in relazione alle evidenze che, eventualmente, dovessero emergere dalla valutazione sanitaria dell'inquinamento”. Così l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro in relazione alle notizie relative al riesame dell'Aia per lo stabilimento Ilva di Taranto.
Tenuto conto di tre elementi documentali: qualità dell'aria del quartiere tamburi di Taranto, valutazione del danno sanitario, e le indicazioni contenute nelle perizie
“E' importante sottolineare che il lavoro del comitato istruttore ha tenuto conto di tre elementi documentali: il piano di risanamento per la qualità dell'aria del quartiere tamburi di Taranto, la legge sulla valutazione del danno sanitario e le indicazioni contenute nelle perizie che hanno portato al provvedimento di sequestro della magistratura ionica. Attendiamo i lavori della conferenza di servizi – prosegue Nicastro – che dovrà far sintesi del lavoro fatto dal comitato istruttore nel confronto anche con tutte le realtà che hanno chiesto di essere ascoltate. Solo dopo il definitivo provvedimento, completo di prescrizioni ed interventi da realizzare, avremo un quadro più chiaro del futuro”.
Con la legge sulla valutazione del danno sanitario non fermarci ai limiti emissivi ma mettere al centro l'uomo
“Torno a chiarire che l'eventuale Autorizzazione Integrata Ambientale non è un monolite che chiude in modo definitivo la questione: la Regione Puglia con la richiesta di inserire come prescrizione il raffronto tra le indicazioni dell'Aia stessa con le evidenze delle valutazioni sanitarie che emergeranno nel tempo intende garantire sempre migliori performance ambientali. Intendiamo – conclude Nicastro – come abbiamo detto in occasione del varo della legge sulla valutazione del danno sanitario non fermarci ai limiti emissivi ma mettere al centro l'uomo e la sua salute tenendo come cartina di Tornasole le ripercussioni dei carichi ambientali sulla salute dei cittadini”.