Bari, al palo la raccolta dell'organico. La Tersan scrive all'Amiu: "Da giugno inviati solo 6 carichi"
L’impianto di compostaggio risponde con una lettera alla nota tecnica dell’Amiu: “Non c'e interesse a limitare le raccolte differenziate. Da gennaio a oggi solo un conferimento respinto per evidente contaminazione con altri materiali". Quantitativi "meno che modesti": da giugno "sono solo 6 (per 221 tonnellate) i carichi Amiu inviati e accolti dall’impianto di compostaggio Tersan di Modugno". Le due note a confronto
16 October, 2012
Secondo il sito della regione Puglia, il comune di Bari ha raggiunto nei primi cinque mesi del 2012 una media del 20,8% di raccolta differenziata (inclusi i materiali inerti che invece dal settembre 2012 in virtù della nuova legge della regione, che si è allineata alle modalità di calcolo dell’Ispra, non potranno più essere inclusi nella percentuale di raccolta differenziata). Una gestione dei rifiuti lontana dagli obiettivi di legge del 65% di raccolta differenziata e sempre più esosa per le casse comunali: l’aumento della tarsu, la tassa comunale, è in parte dovuta alla rimoduzione della nuova ecotassa regionale, che obbliga tutte amministrazioni che non riescono a raggiungere il 40% di RD (in sostanza quelle non applicano sistemi di raccolta differenziata porta a porta) a pagare 25,82€ in più per ogni tonnellata conferita in discarica.
Raccolta dell’umido al palo. Le motivazioni dell’Amiu
Secondo l’Amiu di Bari è possibile aumentare la percentuale barese solo se si raccoglie, una delle frazioni più performanti in termini di peso per la raccolta differenziata: l’organico (scarti alimentari, rifiuti da giardino, incluse le ramaglie, leggi qui la lista) denominata anche FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani). Il problema, secondo l’Amiu di Bari, è determinato a monte dalle rigide regole di conferimento dell’impianto di compostaggio di Modugno, che impone il 3% di impurità. “Di fatto – si legge nella nota tecnica Amiu fornita in risposta alle domande del movimento cinque stelle di Bari – solo la frazione umida proveniente dai mercati e dai ristoranti riesce ad assicurare tale percentuale di impurità mentre la FORSU dalla raccolta domiciliare supera tale standard e non viene accettata all’impianto di Modugno”. Inoltre - si legge nella nota – “la percentuale della FORSU non accettata a recupero è il 75% di quella complessivamente raccolta. Questa severissima soglia di accettazione unita all’elevata tariffa di conferimento praticata dall’impianto di Modugno costituisce una limitazione all’ampliamento del servizio di RD nella Provincia”.
L’impianto di compostaggio Tersan di Modugno: “Non c'e interesse della Tersan a limitare le raccolte differenziate. Da gennaio a oggi solo un conferimento è stato respinto”
L’impianto Tersan di Modugno, in una lettera inviata al sindaco di Bari, Michele Emiliano, all’Amiu e al Movimento Cinque stelle che ha pubblicato la lettera nel blog, chiarisce la propria posizione e restituisce al mittente le proprie responsabilità: “Dati alla mano, - scrive il direttore della Tersan Puglia Silvestro delle Foglie - posso dimostrare che l'Amiu, dopo un "piccolo exploit" relativo al mese di maggio 2012, con 66 tonnellate di Forsu recuperate presso il nostro impianto, nel periodo precedente e in quello successivo, ha conferito quantitativi meno che modesti. E non per mancate accettazioni. Da Giugno ad oggi infatti ci sono stati 6 conferimenti in tutto per complessive 221 tonnellate”. Nessun carico è stato rifiutato. L'unico conferimento respinto, risale proprio al mese di maggio, ed ha riguardato un "Rifiuto biodegradabile di cucine e mense" per evidente contaminazione con materiali provenienti da altre raccolte. Il verbale del controllo su citato, redatto alla presenza di un incaricato dell'Amiu e in accordo con lui, ha anche a corredo una documentazione fotografica”.
“Non c'e interesse della Tersan a limitare le raccolte differenziate, - si legge nella lettera - anzi c'è grande sofferenza nel dover constatare che piuttosto che ragionare sul necessario (come si può effettivamente raccogliere un più grande quantitativo di RD) ci si soffermi sull'accessorio (cerchiamo una tariffa più accessibile e confrontabile col valore della tariffa della discarica).
La volontà manifestata dell’Amiu di Bari è tipo impiantistico.
L'unica soluzione proposta dall'Amiu "al fine di assicurare un nuovo servizio potenziato della raccolta differenziata dell’umido" - si legge nella nota Amiu – è quella "di realizzare un impianto con una linea di selezione più flessibile che miri alla produzione di energia elettrica (circa 1MWe): impianto in area Amiu con pre-stadio di digestione anaerobica wet con recupero e combustione del biogas per 48 mila tonnellate annue (costo 18 milioni di euro). Tale impianto per caratteristiche tecniche e di processo sarà in grado di assicurare il trattamento anche di FORSU con 20% di impurità garantendo un compost di elevata qualità a tariffe nettamente inferiori a quelle oggi praticate dall’impianto di Modugno.
Non energia elettrica ma compost! La risposta della Tersan
Si legge nella lettera, “estremamente utile sarebbe incrementare, e anche in tempi rapidi, il patrimonio impiantistico regionale per il recupero della frazione organica in compost”. Piuttosto dunque, che ottenere ulteriori e abbondanti produzioni regionali di energia elettrica l’obiettivo è quello di generare compost e fertilizzanti necessari all’agricoltura pugliese.
“E non tanto per i facili ma poco realistici risparmi che l'Amiu promette ai cittadini – si spiega - quanto perchè, se la raccolta dell'organico dovesse veramente funzionare, sopratutto nel comune capoluogo, nemmeno un impianto come la Tersan, in grado di trattare fino a 600 tonnellate al giorno, potrebbe far fronte alle richieste del bacino.
Sulla tariffa, da settembre - è vero - la nostra tariffa è stata aumentata a €96,00 (ma fino ad agosto 2012 è stata per molti anni ferma a 70 euro). Ciò è avvenuto solo in seguito al completamento di un consistente investimento che fa di Tersan uno degli impianti più tecnologicamente avanzati nel panorama non solo nazionale. E comunque l'aumento ha comportato il semplice adeguamento alle tariffe applicate a livello nazionale, sulla base di una attenta valutazione dei costi di trattamento e del mercato concorrente”.