Bari, edilizia privata: adeguamenti Istat al 7%, ma detrazioni al 10% per l’edilizia sostenibile
La Giunta del Comune di Bari ha individuato dei nuovi criteri per gli oneri di urbanizzazione per l’edilizia privata. E’ stata eliminata la detrazione generica ma favorita l’edilizia sostenibile: in particolare, la detrazione è del 10% per la classe 3 (di riferimento energetico) e del 20% per edifici in classe 4 e 5 (impatto energetico zero). Inoltre adottato il piano di lottizzazione nell’area delle ex acciaierie scianatico
27 October, 2012
È stata approvata dalla Giunta Municipale ed inviata all’attenzione del Consiglio Comunale la delibera dell’Assessorato all’Urbanistica che stabilisce l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria da applicarsi nei nuovi interventi di edilizia privata. Gli oneri vengono calcolati in base alla legge regionale n.6/79 che stabilisce criteri e modalità di applicazione e che i Comuni devono determinare in base alle diverse destinazioni urbanistiche e devono aggiornare periodicamente in base agli incrementi degli indici ISTAT.
Nello specifico l’incremento obbligatorio derivante dai valori ISTAT risulta di circa 7,5% mentre la proposta approvata dalla Giunta prevede l’eliminazione della detrazione generalizzata pari al 20% che viene applicata in base alle precedenti tabelle di calcolo, in alternativa la Giunta stabilisce detrazioni mirate alla realizzazione di edilizia sostenibile, a basso impatto ambientale ed energetico. In particolare sono possibili detrazione del 10% per edilizia che garantisca la classe 3 (di riferimento energetico) e del 20% per edifici in classe 4 e 5 (impatto energetico zero). Inoltre sono previsti coefficienti di riduzione per le maglie urbanistiche in cui sia prevista edilizia economica e popolare.
Perché è stata eliminata la detrazione generalizzata e si incentiva l’edilizia sostenibile?
Gli oneri di urbanizzazione primaria sono versati dai costruttori perché il Comune possa realizzare le opere primarie quali strade e reti di sottoservizi (acqua, luce, gas ecc…) mentre gli oneri per l’urbanizzazione secondaria finanziano opere quali verde, scuole, impianti sportivi, centri sociali ecc… Si evidenzia che tali oneri, nella pratica verificata negli ultimi decenni, non sono sufficienti a realizzare tutte le opere necessarie all’urbanizzazione dei nuovi quartieri e non consentono di realizzare tutti quei servizi urbani atti a definire un’adeguata qualità urbana ed ambientale. Per questo è stata eliminata la detrazione generica e si è stabilito di introdurre una diversa possibilità di riduzione degli oneri legata ad una prospettiva di miglioramento della qualità edilizia e riduzione dei costi generali delle urbanizzazione che può scaturire proprio dalla riduzione dei consumi idrici e energetici.
In tal senso la nuova definizione degli oneri è coerente con la politica dell’Amministrazione che punta ad una maggiore qualità edilizia e sostenibilità degli edifici. Nelle stessa deliberazione sono stati indicati gli oneri per gli interventi di interesse pubblico e servizi per la residenza realizzati da privati in modo da ridurli proporzionalmente alle effettive esigenze di pubblica utilità.
La logica di riuso e trasformazione urbana di aree dismesse
Adottato il piano di lottizzazione nell’area delle ex acciaierie scianatico:
È stato inoltre adottato dalla Giunta Municipale il piano di lottizzazione nell’area delle ex acciaierie Scianatico in via Napoli angolo via Caracciolo. Al posto dei grandi capannoni che ospitavano le acciaierie sorgerà un complesso terziario direzionale (uffici, spazi commerciali e residenza). L’intervento quindi è coerente con una logica di riuso e trasformazione urbana di aree dismesse e dovrà essere finalizzata ad una riqualificazione ambientale ed urbana. In questo senso i proponenti, oltre alla cessione delle aree destinate a standards urbanistici, verde, parcheggi e viabilità, hanno previsto anche la cessione dell’adiacente area destinata a verde per circa 3 ettari.
La Giunta nell’adozione del piano urbanistica ha indicato un indirizzo politico formulato attraverso il seguente emendamento:
“Considerata l’importanza della zona di intervento per le strategie di rigenerazione urbana, per la centralità e la vicinanza con il Porto, la Fiera del Levante ed altre polarità urbane di grande rilevanza, in aderenza agli indirizzi dell’Amministrazione comunale in tema di qualità urbana ed architettonica ed in linea con le tendenze più innovative della progettazione urbanistica, prima dell’approvazione definitiva del p. di l., è necessario completare la progettazione con approfondimenti di dettaglio architettonico, paesaggistico ed impiantistico-funzionale relativamente allo studio degli spazi pubblici, delle infrastrutture di urbanizzazione primaria e secondaria e dei caratteri architettonici degli edifici pubblici e privati, al fine di garantire una qualità insediativa di eccellenza e la necessaria integrazione funzionale delle attività.
In particolare la progettazione urbanistica ed architettonica dovrà integrare gli elementi identitari storico-culturali e tipologici più significativi del compendio di archeologia industriale (ex acciaierie Scianatico) riconnettendo la progettazione con una analisi ampia e dettagliata del contesto urbano, delle infrastrutture di mobilità e delle maglie urbane contermini.
Inoltre le esigenze funzionali, insediative e residenziali dovranno garantire la sostenibilità ambientale ed energetica degli interventi, con particolare riferimento ai materiali, alle tecnologie, ai criteri di compatibilità tipologica ed architettonica secondo principi di bioarchitettura, architettura solare passiva ed attiva nonché mediante metodologie di recupero e riuso dell’esistente.”