Piano Urbano Mobilità Sostenibile (PUMS) Milano: approvate le linee guida
La Giunta Pisapia approva le linee guida del PUMS, gli indirizzi su cui si fonderà il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Previste 10 strategie da seguire (dal potenziamento di trasporto pubblico e ferrovie alle isole pedonali, dal sostegno alla ciclabilità ad una nuova logistica delle merci). Nei prossimi mesi il confronto con la città per cambiare la Milano delle 55 auto ogni 100 abitanti e che per oltre il 50% si muove col mezzo privato. Il comunicato del Comune
10 November, 2012
"Sono state approvate oggi 9 novembre 12 in Giunta le linee di indirizzo sulle quali si fonderà il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che nasce per dare alla città una vera svolta sostenibile, basata sulle esigenze di mobilità e di qualità della vita di Milano e del suo hinterland.
Il PUMS sarà ora redatto attraverso un confronto aperto con la città, gli enti locali, gli operatori coinvolti e un Comitato Scientifico, con funzione consultiva, che sarà costituito appositamente dal Sindaco e che, a titolo gratuito, supporterà il Comune nell’elaborazione delle strategie di sviluppo della mobilità.
Alla base ci dovranno essere 10 strategie: una visione metropolitana, lo sviluppo e il miglioramento delle infrastrutture di trasporto pubblico, il potenziamento della rete ferroviaria (in coordinamento con la Regione), l’organizzazione di una nuova viabilità, i principali interventi per una miglior sicurezza stradale (come aree pedonali e isole ambientali), il sostegno alla ciclabilità, la razionalizzazione dell’uso delle auto (da Area C a nuovi sistemi di sharing), l’efficienza del sistema della sosta, una nuova logistica delle merci e il superamento delle barriere architettoniche.
La svolta sostenibile è resa indispensabile da una Milano che, oggi, conta 55 auto ogni 100 abitanti, un numero decisamente superiore rispetto a grandi città europee come Parigi (25), Berlino (29), Londra (31), Amburgo (33), Monaco (35) o Barcellona (38). Inoltre, nella nostra città oltre il 50% degli spostamenti viene effettuato con il mezzo privato, con una media interna a Milano di soli 4 km (il 50% di questi sono addirittura inferiori ai 2,5 km).
Per disincentivare l’utilizzo dell’auto in città è necessario porre sempre più attenzione al trasporto pubblico, a partire dai principali nodi di interscambio, perché ogni giorno, da fuori Milano, entrano in città circa 850.000 persone, e dalla riorganizzazione del servizio, perché sia disponibile 24 ore su 24. Inoltre, è indispensabile portare a compimento il progetto di integrazione tariffaria su scala regionale, incentivare sempre più gli abbonamenti mensili e annuali, per trasformare l’utilizzo dei mezzi in un’abitudine quotidiana, e concentrarsi sull’abbattimento delle barriere architettoniche, per garantire piena accessibilità a tutti.
Anche l’aumento della velocità commerciale dei mezzi è elemento importante per renderli competitivi rispetto all’auto. Per permetterlo, oltre a provvedimenti come Area C, che ne ha aumentato la velocità tra il 5 e il 6%, l’obiettivo è quello di aumentare l’estensione dei percorsi protetti e controllati da telecamere e proseguire nella strategia di asservimento semaforico, che garantisce tempi di percorrenza migliori e regolarità del servizio.
Oltre al trasporto pubblico, devono diventare vere alternative al mezzo privato anche le biciclette. Per raggiungere questo obiettivo, si punta alla realizzazione di una rete ciclabile diffusa, che possa contare di 300 km di piste e corsie nei primi cinque anni e di 500 km in un decennio, e integrata a un sistema di isole pedonali e Zone 30. Il tutto accompagnato dalla riqualificazione degli itinerari ciclabili esistenti, dall’ampliamento del servizio di bike sharing, che nel 2012 ha cominciato ad uscire dal centro, a garantire un servizio notturno da marzo a ottobre e che nei prossimi mesi raggiungerà oltre 200 stazioni per un totale di 3.700 biciclette in circolazione, e dalla posa di rastrelliere in tutta la città (sono oltre 1000 i nuovi posti installati da aprile a ottobre 2012).
Nei prossimi anni, inoltre, il mezzo privato dovrà diventare sempre meno competitivo anche rispetto al servizio di car sharing e al servizio di taxi, che deve essere integrato con tariffe e servizi mirati, prestando particolare attenzione agli spostamenti, per esempio, delle donne nelle ore notturne o di chiamate collettive. L’attrattività di questi due servizi passerà anche da un piano di regolamentazione della sosta, che sia in grado di rispondere alla richiesta attraverso i parcheggi di interscambio, la cui importanza è stata grandemente sottovalutata in passato, e quelli in struttura già esistenti, per riqualificare gli spazi pubblici e garantire sempre più spazio alla mobilità sostenibile. Inoltre, si punterà all’introduzione di tecnologie innovative che permettano di individuare parcheggi disponibili in zona, riducendo così anche il traffico generato dalla ricerca.
Le linee di indirizzo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e le slide di presentazione sono disponibili sul sito istituzionale e sulla pagina Facebook del Comune di Milano, per chiunque voglia consultarle e condividerle".
Il PUMS è stato istituito dalla legge nazionale 340 del 2000 sulla delegificazione e semplificazione amministrativa ed è stato indicato come strumento urbanistico indispensabile dalla Commissione Europea nel 2007. Da mesi il Comune di Milano lo sta elaborando.
Così come altri strumenti di pianificazione (il Piano aria della Regione Lombardia), il processo prevede il confronto e la consultazione con vari soggetti cittadini: enti e operatori, associazioni che rappresentano i diversi interessi, i Consigli di Zona e la Consulta cittadina per l’attuazione dei 5 referendum ambientali.