Proprietari di diesel Euro3 costretti a cambiare auto? Ronco: "Ma stiamo parlando di ztl!"
Chi contesta la possibilità di limitare l'accesso dei diesel Euro3 alla ztl, come il vicesindaco Dealessandri, lo fa sostenendo che in piena crisi non si può chiedere ai cittadini di cambiare auto. Ma è davvero necessario? Ne parliamo con l'assessore all'Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco
12 November, 2012
Il vicesindaco del Comune di Torino, Tom Dealessandri, ha ribadito la sua ostilità a qualsiasi limitazione dei diesel Euro3: "In questo momento di crisi non sono favorevole al blocco degli Euro 3 diesel. Si tratta di auto recenti, che possono ancora fare molti chilometri". Una critica serpeggiata spesso sui giornali negli ultimi giorni, e cavalcata da più parti, a cominciare da ACI Torino.
Abbiamo chiesto un commento a Roberto Ronco, assessore all'Ambiente della Provincia di Torino. "Dire che si stanno bloccando gli Euro3 mi pare francamente un'esagerazione. Si sta moltiplicando un impatto che di per sè è invece piuttosto limitato, ed è stata fatta troppa confusione. In questi giorni mi è capitato che mi chiedessero "Potrò ancora andare in giro sulla mia auto anche se ha sette anni?". Restiamo ai fatti: si sta cercando di vietare l'accesso ai diesel Euro 3 non commerciali esclusivamente all'interno delle ztl, dalle 7 alle 17.30... Non è che ci siano tutte queste ztl in provincia, di fatto stiamo parlando solo del centro storico di Torino!"
Che misura 2,58 km quadrati. Forse ad aumentare la confusione sono stati anche i dati riportati dai quotidiani: "poco meno di 50 mila interessati dal provvedimento" scrive anche Repubblica. Ma questo è il numero dei diesel Euro3 circolanti: quanti di questi necessitano quotidianamente l'accesso alla ztl centrale di Torino prima delle 17.30?