Smog: se lo porta via la pioggia?
E' vero che la pioggia lava via lo smog? Che cosa succede agli inquinanti in atmosfera in presenza di precipitazioni? Ha senso mantenere in vigore un blocco del traffico emergenziale se comincia a piovere? Ne parliamo con Bruno Villavecchia di AMAT
27 November, 2012
Facciamo chiarezza: quando si dice che con l'arrivo della pioggia cala lo smog, che cosa vuol dire?
Le emissioni sono sempre le stesse, ovviamente. A variare sono le “condizioni del contenitore”, l'atmosfera: in presenza di turbolenze le concentrazioni degli inquinanti calano, perché il ricambio d'aria è maggiore. Di conseguenza anche la respirabilità dell'aria migliora notevolmente, pur a parità di quantità di emissioni.
Oggi a Milano è scattato il primo giorno di blocco emergenziale degli Euro3. E piove. Avrebbe avuto senso sospendere il blocco, data la situazione meteorologica favorevole?
Intanto non è affatto detto che con la pioggia le concentrazioni ritornino al di sotto dei 50 mcg/m3, che è la soglia di tolleranza per la salute. Ma anche se fosse, si tratta di una riduzione temporanea, effimera. Dopo 10 giorni di sforamenti pesanti, non basta un giorno di pioggia per rimuovere tutti gli inquinanti. E poi c'è la questione della programmazione dei provvedimenti anti smog: bisogna mettere gli amministratori in condizione di poter lavorare in modo coerente, senza dare messaggi contrastanti ai cittadini. L'inquinamento non cessa di essere un problema per un po' di pioggia. Non dimentichiamo poi che l'ordinanza prevede la fine del blocco dopo tre giorni consecutivi di rientro nei limiti del Pm10, proprio per permettere un assestamento delle condizioni.
La pioggia influisce allo stesso modo su tutti gli inquinanti?
Sostanzialmente sì. La curva di decrescita delle concentrazioni è analoga, perché le condizioni meteo non influiscono direttamente sulle emissioni, ma sulla fascia di rimescolamento in atmosfera (NdR: il “contenitore” di cui sopra) e quindi sulla capacità di dispersione degli inquinanti.
Qualunque tipo di pioggia?
No. Più che la pioggia, è la turbolenza a favorire il ricambio d'aria: più è forte la turbolenza più sarà efficace il dilavamento degli inquinanti. Un temporale ha un effetto molto diverso dalla pioggerellina leggera. Lo stesso accade con il vento: a Milano il vento soffia quasi sempre a una velocità inferiore ai 3 metri al secondo. A parità di emissioni, se avessimo una ventosità più forte, come a Londra per esempio, avremmo la metà degli sforamenti che abbiamo ora. (NdR a scanso di equivoci: la questione delle particolari condizioni meteo-orografiche avverse della Pianura Padana è già stata chiarita dallo stesso Villavecchia in questa intervista, e la riassumiamo con parole sue: “se abbiamo più problemi di altri siamo chiamati a fare di più per risolverli: stiamo parlando del superamento dei limiti di tolleranza per la salute umana!”).
Dire che la pioggia indirettamente agisce anche sulle emissioni perché cambia lo stile di guida è tirarla per i capelli, vero?
Beh... il Pm10 ha due componenti: exhaust, che derivano dalla combustione, e non exhaust: abrasione dell’asfalto, dei freni, delle gomme dei veicoli, risollevamento delle polveri depositate su strada. Da questo punto di vista, sì, se con la pioggia guidiamo a velocità ridotta per non andare a sbattere, si riducono anche le emissioni. E' lo stesso principio delle Zone30.