A Bari due convegni sull Eternit(à): “Il Mesotelioma è ancora un nemico terribile”
Due convegni dedicati all'amianto e alla Fibronit: “Mesotelioma pleurico, una battaglia da vincere” nell’ambito dell’evento Eternit(à) presso il Centro Polifunzionale dell’Università degli Studi di Bari, e, “Inquinamento da amianto, una battaglia da vincere” nella sessione pomeridiana. Il resoconto e i relatori intervenuti
29 November, 2012
"Dal mesotelioma si può guarire se solo si unissero le forze fra Pubblico e Privato con i dovuti finanziamenti alla ricerca. Non dobbiamo disperare ma convincerci che si tratta di un male contro cui si può e si deve lottare. Dobbiamo credere in una cura risolutiva". E’ ciò che è emerso sia nella sessione mattutina del convegno “Mesotelioma pleurico, una battaglia da vincere”, tenutosi, nell’ambito dell’evento Eternit(à), presso il Centro Polifunzionale dell’Università degli Studi di Bari,che nella sessione pomeridiana, “Inquinamento da amianto, una battaglia da vincere”, entrambe moderate dal Dott. Armenise, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e profondo conoscitore della vicenda Fibronit ed esperto di tematiche ambientali. [Foto di Giuseppe Milano, ndr]
Lo lasciano ben sperare gli interventi del Dott. Bovolato, primario di Chirurgia Toracica degli Spedali Civili di Brescia, e del Dott. Mutti, presidente del Gruppo italiano Mesotelioma, oncologo e ricercatore di fama internazionale, entrambi tesi a chiarire lo stato dell’arte sulla malattia.
Il Mesotelioma è ancora un nemico terribile da affrontare ma le terapie non sono lontane dal garantire risultati, le premesse ci sono tutte grazie alla mole di ricerca che a livello internazionale si sta attuando. Alcune procedure, sia pur sperimentali, stanno offrendo margini di speranza importanti con risultati apprezzabili su diversi pazienti, sia riguardo della sopravvivenza nel tempo, sia nella qualità della vita successiva alla fase di attacco terapeutico. Sicuramente la diagnosi precoce è l’elemento fondamentale per aggredire il Mesotelioma e per provare a spegnerne la violenza. Non si può e non si deve trascurare nessun sintomo, anzi è necessario che, a partire dai medici di base, ci sia una costante e minuziosa valutazione di tutti quegli elementi che possono essere il segnale d’allarme dell’insorgenza della patologia, specie nei soggetti, siano essi esposti professionali che ambientali.
Qui si è perfettamente inserita la riproposizione della task-force all’interno del progetto “Bari contro il cancro”, già anticipata dal Comitato Cittadino Fibronit, ma rilanciata nel suo intervento dal Dott. Palmiotti, alla presenza del Sindaco di Bari Michele Emiliano che ha portato il saluto della nostra città ai convegnisti e con lui l’Assessore alla Sanità Dott. Attolini in rappresentanza della Regione Puglia.
Lodevole l’intervento del Prof. Schittulli, in veste di oncologo, oltre che di Presidente della Provincia di Bari, che ha sottolineato quanto le istituzione possano e siano tenute a fare per prevenire le tante situazioni a rischio che affliggono la nostra salute. Ma il Mesotelioma è un nemico in forte avvicinamento come la D.ssa Mustiha evidenziato nel riportarci i dati epidemiologici attuali. Il Registro Mesoteliomi della Puglia annovera oltre 800 casi, in maggioranza maschili e per il 93% di natura pleurica. Interessante il dato che emerge nella definizione dell’origina causale della malattia che per Taranto è indubbiamente connessa all’esposizione professionale (cantieristica navale), mentre Bari si distingue per l’esposizione ambientale.
E se il mesotelioma pleurico è stato il protagonista della sessione mattutina, nel pomeriggio lo è stato l’amianto e i rischi connessi alla sua presenza. Preziosa per questo la presenza del Dott. Campobasso, dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, che ha riportato lo stato delle cose a riguardo del Piano Regionale Amianto che finalmente colmerà una lacuna tecnico-amministrativa che grava sulla nostra Regione. Ma la notizia più importante è stata quella del reperimento delle risorse finanziarie necessarie per completare gli intervisti programmati sull’area Fibronit di cui è ormai prossimo il bando di evidenza pubblica come ribadito dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Bari, Maria Maugeri.
Straordinaria la partecipazione dei rappresentanti dell’Associazione Famigliari Vittime dell’amianto (Afeva) rappresentata dal Presidente del Comitato Vertenza Amianto Bruno Pesce e da Nicola Pondrano attuale Presidente del Fondo Vittime Amianto protagonista anch’egli della lotta contro la multinazionale Eternit. Abbiamo ascoltato la storia della loro lotta e l’abbiamo sentita nostra perché accomunati dagli stessi nemici: l’amianto, l’incuria e l’assoluta indifferenza per la tutela della salute dei cittadini. E con loro gli amici della terra di Leuca, con l’Associazione Emigranti Salentini di Corsano guidati da Biagio Mastria, e di Taranto la cui drammatica attualità è stata ribadita da Luciano Carleo di Contramianto.
Di grande interesse l’intervento del Dott. Campese, avvocato penalista del foro di Bari che ha motivato le modalità di attivazione della procedura di richiesta di risarcimento danni per conto di alcuni cittadini residenti nei pressi dell’area Fibronit.
Il convegno si è concluso con l’intervento di Agata Mazzeo, antropologa dei saperi medici, che ha riportato i risultati di due ricerche, la prima sull’esperienza delle malattie da amianto a Bari, la seconda su quanti hanno combattuto per trenta anni l’Eternit a Casale Monferrato, definendo Casale non la città dell’amianto mala città che lotta contro l’amianto.
L’evento Eternit(à) volge al termine. Si chiude Venerdì con l’ultimo momento di riflessione che avrà inizio alle 18.00 presso il Centro Polifunzionale degli Studenti dell’Università degli Studi di Bari, in P.zza C. Battisti a Bari con la partecipazione della poetessa Raffella Iannetti e la recitazione di Giusy Mendola.