Oasi Darsena, il Comune valuta ancora la conservazione
Dopo le mozioni favorevoli di due Consigli di Zona e le proposte illustrate da Darsena Pioniera, il Comune sta ancora considerando una soluzione per mantenere l’oasi. Gli articoli di Corriere.it e MilanoToday
04 December, 2012
da Corriere.it
Darsena, mobilitazione a favore dell'«oasi». Lunedì incontro per cercare una soluzione
Il progetto Expo prevede lo sbancamento della vegetazione spontanea cresciuta nel cantiere
Due idee a confronto per la Darsena. Quella di Expo, con un nuovo specchio d'acqua e la riapertura parziale del Ticinello sotto la porta neocalssica del Cagnola, la sistemazione parziale delle alberature, un ponte mobile alla confluenza con il Naviglio Grande. E l'integrazione proposta da Darsena Pioniera, il comitato di cittadini che chiede al Comune di salvare la piccola oasi (in tutto 12 mila metri quadrati di terra) dove nel tempo sono nati salici, pioppi bianchi, canneti di typha.
E, ad ogni primavera, sbocciano fiori, le spighe violacee della Buddleja, quelle rossastre della salcerella (Lythrum salicaria), i fiori azzurri della veronica. E vivono tanti animali selvatici e insetti: rane, gallinelle d’acqua, libellule, aironi cinerini, usignoli. Lunedì pomeriggio il rappresentante del Sindaco Pisapia nel comitato Expo, Gianni Confalonieri, e i tecnici che lavorano al progetto esecutivo della nuova Darsena incontreranno i rappresentanti delle zona 1 e 6, che già con due mozioni si sono espressi chiedendo una pausa di riflessione prima dello sbancamento dell'oasi, e i cittadini. La sfida è doppia: salvare l'oasi di biodiversità nata spontanea nel cantiere di un parcheggio sotterraneo abbandonato per due lustri, senza ritardare l'inizio dei lavori per l'Expo.
di Paola D'Amico
2 dicembre 2012
da MilanoToday
Darsena, spiraglio per l'oasi: presto l'incontro in assessorato
I consiglieri di zona 1 e zona 6, insieme a Carlo Monguzzi, "esplorano" l'oasi spontanea della Darsena. Sì al salvataggio solo se non implicherà ritardi per il 2015
Sembra prendere piede l'idea di lasciare in Darsena il "corridoio" di oasi spontaneache è sorto lungo viale Gorizia durante gli anni di chiusura. Dopo un pronunciamento in questa direzione da parte delle commissioni ambiente della zona 1 e della zona 6, i consiglieri delle due circoscrizioni hanno effettuato un sopralluogo nel pomeriggio di venerdì proprio per rendersi conto dal vivo di come la nuova Darsena navigabile possa coesistere con l'oasi spontanea.
C'era anche Carlo Monguzzi, presidente della commissione ambiente a Palazzo Marino.
"Per liberare l'area - spiegava una attivista dell'associazione 'Darsena Pioniera' - occorrono 500mila euro, un gran movimento di ruspe e camion e, non trascurabile, l'emissione di anidride carbonica dovuta alla vegetazione che verrà bruciata". Al contrario, secondo i calcoli dell'associazione, mantenere l'oasi significa spendere circa 150mila euro e guardagnare in verde.
L'attivista ha anche ricordato che il referendum consultivo parlava di Darsena come "porto e oasi ecologica" e mantenere la vegetazione spontanea risponde esattamente al quesito.
Il progetto ufficiale, invece, prevede la trasformazione integrale della Darsena in porto. E' per questo che, nelle prossime settimane, è previsto l'intervento delle ruspe per estirpare completamente l'oasi. L'idea di mantenere l'oasi piace a molti, anche a Monguzzi: "E' interessante - ha commentato mentre passeggiava sul letto della Darsena ora prosciugato - ma il problema è la tempistica. Occorre capire se si fa in tempo".
L'ostacolo principale è in effetti proprio il tempo a disposizione. Lo ha spiegato Gabriele Rabaiotti, presidente della zona 6: "Il comune - ha argomentato - non vuole assumersi alcuna colpa su ritardi nei lavori in vista di Expo". Per lunedì è previsto un incontro con l'assessore all'urbanistica Lucia De Cesaris per capire se il mantenimento dell'oasi (che implica un mutamento nel progetto) causerebbe un ritardo incolmabile per il 2015 oppure no.
La maggioranza di centrosinistra per il momento ha votato in modo differente nelle due zone.
In zona 6 il voto è stato favorevole solo grazie a numerosi esponenti dell'opposizione e Elisa Scarano (Verdi, presidente della commissione ambiente, tra i pochi favorevoli della maggioranza di zona 6) venerdì l'ha rimarcato. Rabaiotti, anche lui favorevole, ha motivato il voto contrario di gran parte del Pd proprio con il dubbio che mantenere l'oasi significhi mettere in difficoltà il comune sui tempi della nuova Darsena.
di Massimiliano Melley