Sondaggio Ipsos Pagnoncelli su italiani e ambiente nel 15 esimo del Conai. Scheda con i risultati e videointerviste
Cos'è cambiato nella percezione delle questioni ambientali. La sensibilità che cresce anche se la preoccupazione principale è sull'economia. Tutti i risultati e due videointerviste a Pagnoncelli
12 December, 2012
Il sondaggio commissionato da Conai a Ipsos[1] non riguarda solo i rifiuti ma fornisce un quadro di come gli italiani concepiscono la sostenibilità al giorno d'oggi. L'attenzione che cresce anche se l'ambiente non è in testa alle preoccupazioni del momento. La disponibilità alla raccolta differenziata. La percezione del disegn, cioè degli oggetti e dei loro imballaggi.
Ecco tutt i dati:
Ricerche ci indicano[2] che oggi la maggior preoccupazione per i maggiorenni italiani, circa 45 milioni di persone[3], è rappresentata dal lavoro, dal mancato sviluppo economico e dal sempre crescente costo della vita; questo dato è aumentato in maniera sensibile (+14% rispetto a 5 anni fa), a testimoniare che la crisi globale che ci colpisce è percepita in modo sempre più intenso. Cos’altro è cambiato? Se qualche anno fa il welfare (problemi giovanili, anziani e pensioni, casa, sanità, servizi sociali, scuola e asili) destava preoccupazione per il 48% dei maggiorenni, oggi il dato si attesta sul 33% (-15%); ancor più significativa è l’inversione di tendenza nei confronti dei temi legati a sicurezza e immigrazione: in passato la tematica preoccupava oltre metà della popolazione (52%, circa 26 milioni di persone), a inizio 2012 siamo scesi al 9%, con una diminuzione del 43%. In questo scenario complesso, è abbastanza prevedibile che ambiente e mobilità destino minori preoccupazioni: impensieriscono, infatti, solo il 4-5% del campione (circa 2 milioni di Italiani).
Minore preoccupazione, però, non significa minore attenzione: rispetto a 15 anni fa, infatti, siamo più attenti all’ambiente e lo sono molto di più i singoli cittadini di quanto non lo siano le imprese. Questo accresciuto interesse è dovuto alla sempre maggior centralità del tema, per una crescente consapevolezza dell’imprevedibilità degli eventi naturali e dell’esauribilità delle fonti energetiche.
[1] È stato intervistato un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i tra i 15 e i 75 anni, attraverso 800 interviste effettuate con metodologia CATI (Computer Aided Telephone Interviewing).
[2] Fonte: database Ipsos (settembre-ottobre 2012). Base: campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.
[3] Per avere un’indicazione dei numeri assoluti sono stati usati dati Istat, 2011. La popolazione maggiorenne italiana, infatti, è composta da 50.396.628 persone.
Alla videocamera di Paolo Hutter ecco Pagnoncelli su alcuni aspetti dell' inedito sondaggio: