CONAI, 15 anni di riciclo degli imballaggi
In occasione di "15 anni di CONAI, 15 anni di Italia" il presidente Roberto De Santis ha fatto il punto sui risultati del Consorzio in quindici anni di attività di riciclo e recupero degli imballaggi
13 December, 2012
Sono passati 15 anni dal 1997 quando l’Italia recepì la Direttiva Europea sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio che stabilì due principi chiave: la “responsabilità condivisa” e “chi inquina paga”: gli Stati Membri posso organizzarsi liberamente, a patto che raggiungano gli obiettivi stabiliti di riciclo/recupero dei rifiuti di imballaggio nei tempi prefissati. In Italia, il Decreto 22/97 pone in capo ai produttori e agli utilizzatori di imballaggi, attraverso il Consorzio Nazionale Imballaggi, l’onere del raggiungimento degli obiettivi nazionali di riciclo/recupero. Per dare attuazione al principio della responsabilità condivisa il CONAI stipula un accordo con i Comuni per l’organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e per il loro conferimento al sistema consortile, riconoscendone i maggiori oneri, impegnando quindi i cittadini che, a loro volta, sono chiamati a separare correttamente i rifiuti domestici.
In occasione di "15 anni di CONAI, 15 anni di Italia" è intervenuto il presidente Roberto De Santis con alcune proiezioni significative sull'attività di riciclo operata dal CONAI e i soddisfacenti risultati ottenuti. Negli ultimi 15 anni è stato registrato un aumento dell'attività di riciclo quasi esponenziale (del 125%) arrivando a quota 64,4% dell’immesso al consumo, per circa la metà conseguito attraverso la gestione diretta del sistema consortile.
Il presidente De Santis si è poi soffermato sulla flessibilità del sistema consortile che, negli anni, ha saputo fronteggiare molteplici situazioni. Con l'inizio della crisi, tra il 2008 e il 2009, si è registrato un crollo del consumo di imballaggi, arrivando a livelli addirittura inferiori a quelli dieci anni prima. La nuova condizione ha determinato una forte riduzione dei ricavi, non solo per le materie primarie, ma anche per quelle secondarie come la carta da macero. La grave situazione è stata però fronteggiata con un aumento del contributo ambientale pagato dalle imprese. Negli ultimi anni, tuttavia, si sta nuovamente registrando un aumento nelle quotazioni delle materie primarie e secondarie.
Un altro aspetto affrontato dal Presidente, è stato il rapporto con i Comuni, a cui CONAI versa 300 milioni di euro per i maggiori oneri della raccolta differenziata sulla base dell'accordo Anci-CONAI. Negli ultimi anni, inoltre, il Consorzio sta puntando molto sulla qualità del materiale, anche a fronte di un legge nazionale che parla solo di 'percentuale di raccolta differenziata'. "E non è per niente adeguata alle nostre esigenze - ha concluso De Santis - perché la raccolta differenziata deve essere funzionale all'attività di riciclo".