Rifiuti: dalla Ue via libera al piano di gestione della Campania
La Commissione europea ha affermato che il Piano di gestione dei rifiuti urbani adottato dalla Regione Campania lo scorso 16 gennaio "soddisfa le principali prescrizioni della direttiva". L’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano: "E' la dimostrazione che il nostro Piano è costruito sulla corretta gestione del ciclo"
19 December, 2012
Il Piano di gestione dei rifiuti urbani adottato dalla Regione Campania lo scorso 16 gennaio "soddisfa le principali prescrizioni della direttiva" europea del settore: ad affermarlo è la stessa Commissione Europea.
Il riconoscimento - si è appreso martedì 18 dicembre a Napoli - è contenuto in una lettera di alcuni giorni fa nella quale la Direzione Generale della Politica regionale e urbana della Commissione fornisce alcuni chiarimenti sulle spese relative al Programma Fesr "Campania" 2007-2013.
"La notizia che il Piano di gestione dei rifiuti urbani adottato dalla Regione Campania lo scorso 16 gennaio, secondo la stessa Commissione europea 'soddisfa le principali prescrizioni della direttiva' europea del settore, è la dimostrazione che il nostro Piano è costruito sulla corretta gestione del ciclo". Così l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano.
"La nota della Commissione europea - ha detto Romano - conferma la bontà tecnica del nostro strumento programmatico e smentisce, al contempo, tutti quelli che lo hanno attaccato anche utilizzando argomenti di pura fantasia. A cominciare da quello che definiva il Piano come la 'mortificazione della raccolta differenziata'. Il Piano della Regione Campania, fortemente voluto innanzitutto dal presidente Caldoro, non solo fissa al 65 per cento il tetto minimo da raggiungere a tutti i costi, ma punta ad una riduzione complessiva dei rifiuti in coerenza con le nuove priorità dettate dall’Europa. La Commissione, dunque, considera il recupero di energia della frazione che non può essere differenziata, una scelta giusta e condivisibile. Lo scenario di partenza, da cui il Piano trae origine, è quello - ha evidenziato l'assessore Romano - di una regione che di discariche ne ha avute anche troppe, nella quale c’è scarsità di spazi disponibili per la realizzazione di nuovi invasi e che deve fare i conti con il dissenso dei cittadini rispetto all’apertura di siti analoghi. E’ contro questa nostra scelta della destinazione finale dei rifiuti che si erano avute le maggiori contestazioni, spesso solo di carattere preconcetto ed ideologico. Oggi l’Europa ci dà ragione. Siamo contenti che la Commissione abbia studiato fino in fondo il nostro documento. Speriamo che ora si possa avere, tutti insieme, un atteggiamento costruttivo per l’attuazione del Piano".