Luci a Torino: quelle d'Artista si spengono prima, ma i lampioni no
Le Luci d'Artista di Torino si spengono dopo l'una di notte. E le altre? Intervista a Filippo Rozzo, responsabile comunale dell'illuminazione pubblica
20 December, 2012
A Torino, Natale vuol dire anche Luci d'Artista, ma l'amministrazione ha deciso di anticipare lo spegnimento delle luminarie, per lo meno nei giorni infrasettimanali. Alla base di questa decisione, l'esigenza di tagliare la bolletta energetica comunale, soprattutto in tempi di spending review e conti in rosso. Nonostante il caro bolletta, invece, restano accesi fino al mattino i 95.000 lampioni che rischiarano le strade torinesi. Come mai? Eco dalle Città lo ha chiesto a Filippo Rozzo, dirigente comunale responsabile dell'illuminazione pubblica.
Ingegnere, da tempo è stato anticipato lo spegnimento delle Luci d'Artista...
In linea di massima, tutta l'illuminazione decorativa, quindi non solo le Luci d'Artista, ma anche i monumenti, le chiese, etc, viene spenta anticipatamente nei giorni feriali, mentre resta accesa un po' più a lungo nei festivi e durante il weekend. Abbiamo un accordo preciso con Iride (la società che gestisce il servizio di illuminazione pubblica a Torino, ndr) in tal senso, che deriva da una scelta precisa dell'amministrazione di puntare al contenimento dei consumi energetici. Un impegno che non riguarda solo l'illuminazione, ma anche i consumi degli edifici pubblici, il riscaldamento, etc. Per quanto riguarda in particolare le luci, si è cercato di ridurre il tempo di accensione per tagliare la bolletta, anche se non tutti i cittadini sono contenti.
Come funziona invece, dal punto di vista dell'orario di accensione e di spegnimento, la rete di illuminazione stradale?
A Torino, ma questo vale per molte altre grandi città, la stragrande maggioranza delle lampade è regolata da un sistema di telecontrollo che permette l'accensione dei lampioni quando fa buio. Grazie a delle fotocellule, in altri termini, vengono valutati i livelli di illuminamento naturale e quando cala il buio vengono accesi i lampioni. L'orario di accensione, dunque, varia non solo in base alla stagione, ma anche, ad esempio, a seconda delle condizioni meteorologiche, che pure influiscono sulla quantità di luce naturale. Accanto a questi punti luce telegestiti, restano ancora piccoli impianti che sono invece collegati a un orologio astronomico impostato una volta per tutte. Questi lampioni, quindi, si accendono a una determinata ora in base alla stagione e all'orario del tramonto.
Dal punto di vista tecnico, è complicato gestire un sistema di telecontrollo di questo tipo?
Diciamo che vista l'estensione della rete, è necessario usare qualche accorgimento, a Torino abbiamo circa 95.000 lampade, accenderle tutte insieme potrebbe creare problemi alla rete elettrica. È per questo che, pur tenendo conto degli orari del tramonto e della disponibilità di luce naturale, l'accensione delle lampade avviene a zone.
E per quanto riguarda l'orario di spegnimento? I lampioni restano accesi tutta la notte?
Anche per quanto riguarda i lampioni stradali, come per le Luci d'Artista e l'illuminazione decorativa, il Comune di Torino sta cercando di ridurre i tempi di accensione per tagliare la bolletta energetica. Lo sforzo è quello di spegnere le lampade al mattino il prima possibile, tanto che ora siamo a circa 4.020 ore di accensione globale all'anno, meno della metà delle 8.760 che ci sono in un anno.
Perché non si anticipa anche lo spegnimento dei lampioni, come è stato fatto per le Luci d'Artista?
In linea generale si cerca di mediare tra le esigenze di risparmio energetico e la garanzia di sicurezza per i cittadini. Quando si amministra una città, gli abitanti fanno richieste spesso divergenti, qualcuno si lamenta perché la luce non è sufficiente, mentre altri chiedono di abbassarla. L'obiettivo rimane comunque quello di alleggerire la bolletta energetica, utilizzando dispositivi ad alta efficienza e anche limitando i tempi di accensione delle lampade, senza ridurre il senso di sicurezza dei cittadini.
Non sarebbe possibile ricorrere a dei regolatori del flusso luminoso che riducano la luce quando, ad esempio, non passano automobili o pedoni?
I sistemi di regolazione del flusso si applicano molto bene ai nuovi impianti, mentre sui vecchi sistemi di illuminazione potrebbero dare qualche problema, come l'accorciamento della vita delle lampade o il blocco dell'impianto. È chiaro che la tendenza del futuro è la regolazione del flusso luminoso, ma per il momento, visti anche i costi elevati di questi sistemi, non ci sono adeguate garanzie a lungo termine. Lo stesso vale per i LED, che pur assicurando un alto grado di efficienza energetica, non offrono ancora le garanzie necessarie sul lungo periodo, dal momento che sono una tecnologia relativamente nuova. A Torino, comunque, abbiamo tutti dispositivi a risparmio energetico, dai “vecchi” neon alle lampade a sodio ad alta pressione, con cui abbiamo sostituito i precedenti e più energivori modelli a mercurio.