Piano Traffico Urbano milanese: contributi pubblici entro il 19 gennaio
Il Pgtu, approvato nel 2003, è ora in fase di aggiornamento per recepire gli ultimi indirizzi di programmazione e attuarli nel breve periodo. La procedura della VAS prevede un periodo per i contributi dei cittadini. Come sta cambiando la mobilità a Milano: in dieci anni, da 63 a 53 veicoli ogni 100 abitanti; trasporto pubblico locale aumentato del 10%; 6.000 spostamenti al giorno in bicicletta nella bella stagione.
23 December, 2012
di Alessia Sacchetti
Si è tenuto giovedì 20 dicembre il forum pubblico sull’aggiornamento del Piano di Gestione del Traffico Urbano (PGTU), nella stessa giornata della seconda seduta della Conferenza di Valutazione. “I contributi pubblici dovranno essere inviati entro il 19 gennaio – spiega il Comune – così da riuscire a restare nei tempi previsti per l'approvazione del Piano”.
Il Pgtu, ufficialmente approvato nel 2003, è ora in fase di aggiornamento per venire incontro ai recenti indirizzi di programmazione comunale e per individuare i piani di attuazione nel breve periodo. “L'aggiornamento è anche necessaria conseguenza del monitoraggio degli effetti del PGTU – specifica l’architetto Stefano Riazzola del Comune – che costituiscono una base di partenza per nuove linee strategiche”.
È sempre l'architetto a presentare i risultati di dieci anni di PGTU, partendo dal tasso di motorizzazione di Milano, sceso da 63 a 53 veicoli ogni 100 abitanti. Un dato incoraggiante, anche se non paragonabile ai risultati ottenuti nelle altre città europee, dove i veicoli sono 20-25 ogni 100 abitanti. Altro dato significativo è l'aumento dei motocicli in città, elemento da tenere in considerazione per la circolazione e le soste.
Incoraggianti anche i dati sull'offerta del Trasporto Pubblico Locale (TPL), aumentata del 10%, e la possibilità di un potenziamento attraverso corsie riservate (priorità già presente nel Piano del 2003), per migliorare la sicurezza e la fruibilità del servizio. Altra priorità è il completamento del preferenziamento semaforico per la metrotramvia sud (linea 15), oltre che per le linee 7 e 31. Sul piano andranno ad incidere anche gli effetti positivi di AreaC, grazie a cui i veicoli totali d'ingresso in città di sono ridotti a 750.000, dagli 813.000 del 2003.
“Per ora si tratta ancora di un progetto in sperimentazione – commenta l'assessore Maran – ma credo che ormai ci siano le condizioni per passare a una fase definitiva”. Per una città che, a dire di Maran “dovrà velocizzare il processo di cambiamento”, un focus sulla mobilità ciclistica all'interno del piano è d'obbligo, soprattutto dopo i numerosi incidenti a danno di ciclisti e pedoni: “I dati sull'aumento degli incidenti – sottolinea il Comune – vanno messi in relazione all'aumento della mobilità ciclistica quindi, se letti in termini relativi, risultano di minore impatto anche se, certamente, occorrono risposte più adeguate per venire incontro alla situazione attuale che, nella bella stagione vede fino a 6000 spostamenti al giorno”.
L'obiettivo finale sembra quindi consentire alla città di Milano di poter ridurre il numero dei mezzi privati con un miglioramento della qualità della vita e senza influire sulle necessità di spostamenti veloci. Obiettivo, questo, raggiungibile anche con un potenziamento delle reti di sharing, sia di auto che di biciclette.